L’edilizia ad Ariano riparte dopo la lunga pausa estiva e perché da anni ferma con opere incompiute come il silos sulla Russo Anzani, che per una serie di problematiche e contenziosi con le varie ditte che si sono susseguite per portare a compimento l’opera, i lavori si sono bloccati e non si capisce se potrà mai essere realizzata per poter essere utilizzata per il ricovero delle auto, l’opera fu inserita nel progetto di realizzazione dei lavori incompiuti sul territorio arianese, ma  per esaurimento fondi e per motivi di natura tecnica rimane ferma al palo. Ma di opere incompiute ad Ariano ce ne sono tantissime e oggi è la volta di Rione Santo Stefano, per il quale il presidente della commissione edilizia, Antonio Santosuosso, chiese ed ottenne un incontro con il sindaco nonché  presidente della Provincia, Domenico Gambacorta, per discutere di Varianti al Piano di recupero del Rione Santo Stefano. Per la Commissione Assetto e Territorio, bisogna partire proprio da questo Rione per rilanciare il comparto edilizio e l’economia della città ed infatti, le varianti al piano di recupero si sono rilevate necessarie perché la ditta che porta avanti i lavori  può proseguire senza altri intoppi ma soprattutto è necessario capire e tentare di risolvere i problemi legati ai comparti di Unità Minima di Interventi per rilanciare l’edilizia nel centro storico. Una ricostruzione avvenuta a macchia di leopardo e mai portata a termine anche per problemi legati al rapporto tra il comune e i proprietari di alcuni ruderi che dovrebbero essere abbattuti e ricostruiti ex novo accollandosi in parte le spese di ristrutturazione. Ma  la Commissione si è interessata anche di questi intoppi con la speranza di restituire al centro storico un RIONE che da troppi lunghissimi anni resta incompleto. Il Rione è stato suddiviso in tante UMI cioè unità minima d’interventi che sarebbero circa 22, un’isola la 12 A è già abitata da 10 famiglie da un anno, oggi si riparte dall’isola 21A con la speranza che gli interventi di riqualificazione possano procedere senza alcun intoppo. Per questo RIONE sono stati messi a disposizione circa un milione di euro e si tratta di fondi pubblici e privati, ogni resistenza è stata superata anche se c’è qualcuno che ancora non vuole lasciare la propria abitazione pur ricevendo rassicurazioni dall’amministrazione che in tempi brevi gli sarà riconsegnata  e nel frattempo anche il fitto presso un’abitazione transitoria, sarà accollato completamente dal comune.