Caso Tarsu ad Ariano. Dieci associazioni di agricoltori, commercianti e cittadini presentano il ricorso al TAR di Salerno per impugnare il provvedimento dell’amministrazione comunale. Le associazioni, dopo aver percorso tutte le strade di dialogo con l’Amministrazione per evitare l’ aumento della tassa sui rifiuti solidi urbani per l’anno 2013, imposto con una delibera del Commissario prefettizio del 14 novembre scorso, si sono viste costrette a ricorrere al Tribunale amministrativo per l’annullamento della delibera. Una scelta obbligata per la totale assenza di risposte positive da parte del Commissario prefettizio; per il rifiuto di tutte le soluzioni alternative basate su un principio di maggiore equità proposte dalle associazioni; e a causa della sostanziale presa in giro perpetrata – si legge in un documento - proponendo l’utilizzo di detrazioni per i coltivatori diretti. Secondo le associazioni queste agevolazioni sono già previste nei vecchi regolamenti della TARSU, e quindi non prendono in considerazione la situazione di disagio in cui versano attualmente molti altri cittadini delle aree rurali e le peculiarità degli immobili. Sotto accusa finisce anche il mancato rispetto da parte dell’ufficio tributi degli impegni assunti in occasione degli incontri pubblici. A seguire il ricorso gli avvocati Orazio Abbamonte e Guido Ciccarelli, che hanno ravvisato difetti di motivazione, contraddittorietà ed illogicità; violazione del principi di uguaglianza e di ragionevolezza. Fin qui il contenuto del ricorso. A firmare il documento il circolo ANSPI MANNA e ANSPI SAN VITO CAMPOREALE rappresentato dal presidente Raffaele Grasso, le associazioni AGRINSIEME con Annamaria Ardente, ACLI Terra e  Comitato “A.T.A” Circolo III° Millennio con Angelo Maria Schiavo, U.C.A. Unione Commercianti Arianesi rappresentato da Manfredi D’Amato, la CIA, quindi la Confederazione Italiana Agricoltori con Gianfranco Cuoco, COPAGRI con Nicola Scrima, C.I.D.E.C. Avellino diretta da Nicola Grasso, CONFAGRICOLTURA con Michele Romano e CO.NA.CEM. con Nicola Lo Conte. Queste associazioni stigmatizzano anche l’atteggiamento assunto da ex amministratori che si sono prodigati solo alla raccolta delle firme per la contestazione dell’operato del Commissario, mentre con questo atto si contesta di fatto il provvedimento. Non manca una coda polemica verso la Coldiretti, rea di non aver collaborato a pieno all’iniziativa. Da qui l’appello alle forze politiche in campo per la prossima competizione elettorale per porre rimedio alla questione.