Ufficialmente la giunta sarà comunicata venerdì, dopo l’esito delle elezioni provinciali. Ma la partita appare ormai chiusa. Saranno cinque i nuovi i nuovi ingressi nell’esecutivo.
Via gli assessori al bilancio, Spagnuolo, all’urbanistica, Vanacore, alla cultura, Cignarella, ai lavori pubblici, Barra, e all’istruzione, Vietri.
Al loro posto sono pronti ad entrare i consiglieri Marietta Giordano, Maria Elena Iaverone e Antonio Genovese, più gli esterni Vincenzo Picariello e Annamaria Iandiorio. Sulle deleghe ci sono ancora dettagli da definire, come quella alla cultura che dovrebbe andare a Barbara Matetich già presidente della commissione, costretta alle dimissioni dopo una feroce polemica. Il rimpasto consentirebbe nuovi ingressi in consiglio. Pronti a prendere posto tra i banchi della maggioranza sono Francesca Medugno, Silvia Amodeo e Chiara Maffei
Ovviamente non mancano i mugugni, che questa volta però vengono dai fedelissimi del sindaco, irritati per l’intesa trovata con gli ormai ex dissidenti Festa e Petitto.
L’operazione serve a placare i mal di pancia interni e a far partire la fase due dell’amministrazione di Paolo Foti che in questo primo anno e mezzo di vita si è contraddistinta più per le risse interne che per l’attivismo.
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