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Caso Di Prisco, dal Consorzio quattro ore al giorno di assistenza domiciliare

C’è un piano d’intervento: 24 ore complessive di assistenza domiciliare nell’arco della settimana. In pratica, ogni giorno, un’operatrice si recherà a casa De Prisco per un’ora. Ovviamente non si tratta dell’H24 come chiesto dall’ex imprenditore frigentino disabile da quasi dieci anni, ma il Consorzio per le Politiche Sociali ad onor del vero lo aveva anticipato. In Italia, e nello specifico in Campania, l’assistenza continuativa è prevista solo se la persona è ricoverato presso una struttura riabilitativa ed anche in queste situazioni vige il criterio della reperibilità. 
LA VICENDA
Giuseppe De Prisco, quasi 40enne, è costretto su una sedia a rotelle per un incidente in moto. Da allora, la sua vita, e quella dei familiari, è stata stravolta. De Prisco fino a qualche mese fa ha avuto un servizio di assistenza pubblica per nulla soddisfacente, ovviamente riferito alle sue necessità, e a completare il drammatico quadro ci si è messa la malattia del padre. La madre Antonietta, da noi intervistata, si divide nel prestare cure ai suoi due cari, una donna stremata che più volte ha chiesto aiuto. Interpellati da Canale 58, il direttore del Consorzio Giuseppe Pippo e il vicesindaco di Frigento, Carmine Ciullo, si sono presi l’impegno di potenziare il sostegno a questa famiglia mettendo in campo le risorse disponibili. 
LA PROPOSTA DEL CONSORZIO A1
Per ripristinare l’assistenza domiciliare, e comprese le difficoltà della famiglia De Prisco, il Consorzio Ambito A1 ha predisposto ore di assistenza a tutti i componenti, le 12 ore per Giuseppe come in passato, 6 accessi settimanali a beneficio di Pietro De Prisco, padre del disabile e colpito da una incalzante demenza senile, e 6 accessi settimanali sono stati destinati alla signora Antonietta Di Cecilia, madre di Giuseppe. Inoltre il Consorzio ha richiesto la documentazione utile per far partecipare la famiglia al bando HOME CARE PREMIUM che prevede ore di assistenza a familiari o ex dipendenti pubblici. “È quanto possiamo garantire – riferisce il direttore generale del Consorzio –. Così abbiamo fatto recapitare il piano d’intervento alla famiglia interessata da un messo comunale ad inizio settimana, ed inviarne copia al Tribunale del Malato di Avellino presso il quale De Prisco si era rivolto. Ora attendiamo una risposta da parte della famiglia per poter riavviare il servizio”. A Giuseppe e i suoi genitori spetta la decisione per accettare una soluzione, anche se parziale. 

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