Dalla Cisl Fp riceviamo e pubblichiamo:
"Da tempo la Cisl Fp ha rappresentato all’ Amministrazione Comunale di Avellino di definire le problematiche di seguito elencate.
- criteri per l’assegnazione dell’art. 36 nonché all’assegnazione a detto istituto contrattuale dei fondi residui;
- verifica dei progetti da finanziare con l’art. 15 per la corresponsione della produttività (tipologia di progetto, coinvolgimento del personale, definizione degli obiettivi e finalità degli stessi);
- redazione del piano della performance, strumento indispensabile e previsto dalla Legge Brunetta per l’attribuzione dell’incentivazione su progetti di carattere generale ed individuale.;
- verifica dell’utilizzo dell’art. 36, con definizione dei criteri e possibilità di attribuirlo anche alle categorie C e B laddove previsto dalla norma contrattuale e a seguito della reale attribuzione di incarico di responsabilità da parte del dirigente;
- quantificazione dei fondi derivanti dai fondini anche per integrare lo stesso art. 36.
- certificazione dei costi del personale ACS e del Teatro Gesualdo, di gestione politico – amministrativa della citata partecipata al fine di verificare l’incidenza di detti costi sui fondi e sul bilancio dell’Ente e le conseguenziali ricadute sul personale a tempo indeterminato del Comune di Avellino sia per quanto attiene l’aspetto economico sia in merito alla eventuale dichiarazione di esubero di personale;
- azzeramento delle alte professionalità e delle posizioni organizzative;
- approvazione dei Regolamenti necessari, della macro e della micro struttura nonché dei criteri per l’attribuzione dell’art. 36.
- programma formativo che l’Ente intende proporre, atteso che da anni non si investe sulle professionalità dei lavoratori né tantomeno si rispettano i presupposti della Legge 81/08 sulla sicurezza ,per la specializzazione dei dipendenti incaricati di svolgere il ruolo di Rappresentante per la Sicurezza;
- avvio dei piani di razionalizzazione, vale a dire quei programmi, previsti dall’art. 16 del D. L. 98/2011, da cui ricavare risparmi ed economie di gestione, risorse che per metà dovranno andare ad incrementare il fondo per la contrattazione decentrata.
- quali soluzioni saranno intraprese in merito alle problematiche del precariato presente nell’Ente.
Successivamente, in vista dell’autorizzazione alla definitiva sottoscrizione del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo per l’anno 2012, la parte pubblica in rappresentanza della volontà dell’amministrazione comunale si impegnava a rimodulare la macro struttura dell’Ente in modo da garantire la funzionalità dei servizi, tenendo conto della normativa vigente e delle limitazioni alle assunzioni ed alle spese del personale.
A tal fine l’amministrazione si impegnava fin da subito a vagliare le varie proposte di macro struttura presentate dalle OO.SS. alla Delegazione Trattante (la CISL già da tempo ha presentato una sua proposta), a rideterminare la Dotazione Organica alla luce del Decreto Legge 6 luglio 2012 n. 95 convertito con modificazione dalla Legge 7 agosto 2012 n. 135 (la CISL da tempo ha rappresentato i percorsi da intraprendere per la risoluzione delle problematiche relative al precariato presente nell’Ente), a predisporre il piano della performance, a rivedere l’area delle Alte Professionalità e delle Posizioni Organizzative dei funzionari e del relativo regolamento, a rideterminare l’attribuzione dell’indennità prevista dall’art. 36 – co. 1 CCNL 2002/2004 (compenso per l’esercizio di compiti che comportano specifiche responsabilità), a modificare il Regolamento dell’Ente per la determinazione dei compensi da corrispondere ai Componenti delle Commissioni di gara, di concorso ed ai segretari degli organi collegiali istituzionali, ad adottare entro il 31 marzo 2013 i Piani Triennali di Razionalizzazione, di riqualificazione della spesa, di riordino e ristrutturazione amministrativa, di semplificazione e digitalizzazione, di riduzione dei costi della politica e di funzionamento, ivi compresi gli appalti di servizio, gli affidamenti alla partecipata ed il ricorso a consulenze attraverso persone giuridiche.
Impegni disattesi in quanto non definiti entro il 31 marzo 2013 così come concordato con le OO.SS. e la RSU.
Atteso che appariva necessario attendere l’insediamento della nuova giunta e l’affidamento delle deleghe agli assessori ci appare al momento, non più procrastinabile dare inizio ad un confronto con la parte politica e dirigenziale di questo Ente da troppo tempo rimandato. Abbiamo chiesto pertanto un incontro della delegazione trattante con la partecipazione dell’assessore delegato alle politiche del personale al fine di intraprendere un corretto rapporto con le pari sindacali e la RSU e dare avvio e definizione agli impegni assunti a tutt’oggi non onorati."
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