La prossima settimana potrebbero essere sottoscritti dei contratti a progetto per i 33 operatori sociali. Il braccio di ferro fra sindacati e componenti del Consorzio ha portato a quest’ultima novità, sicuramente un passo in avanti ma sempre all’insegna della precarietà. È quanto emerge dall’incontro svoltosi stamattina nella sede dell’Antenna Sociale a Grottaminarda. Il direttore generale Giuseppe Pippo, il vicepresidente del Cda Rocco Villanova e il consulente del lavoro del Consorzio Colantuoni si sono confrontati con le parti sociali: Enza Preziosi della Uil, Adele Giro e Gigi Mauro della Cgil, Tullio De Padua e Santacroce della Cisl, Giovanni Cicchella per l’Ugl, accompagnati dal legale Sergio Imbimbo. Ovviamente si tratta di una base per definire un’eventuale accordo. “Siamo approdati ad una bozza di  intesa, dopo aver preso atto che vi era la mancata volontà di prorogare i contratti, come proposto unitariamente dai sindacati – spiega Enza Preziosi della Uil –. Il Consorzio si è impegnato a stabilire la forma giuridica e a fine mese riconvocheranno le parti sociali. Come anticipato, sarà una forma temporanea di contratto, con la possibilità di mantenere il livello retributivo, che dovrebbe essere confermato nelle more di una regolarizzazione la quale dovrà avvenire mediante bando di concorso”. Questo dovrà essere stabilito mediante concertazione fra le parti. Insomma, si respira un clima di cauto ottimismo. Saranno ora gli operatori a valutare il da farsi. Di fatti, lunedì 6 agosto alle 15 si terrà un’assemblea con i lavoratori presso la sede del Consorzio di Ariano per votare la proposta, dopo di ché  si potrebbe arrivare alla firma dell’accordo nello stesso pomeriggio o il giorno successivo.  Nel frattempo, i sindaci affermano che i servizi essenziali sono assicurati per compito delle cooperative. Anche se le sedi sono vuote, è stata sottoscritta una proroga fino al 31 agosto con le cooperative che forniscono assistenza per gli anziani; c’è una lista di assistenti sociali a disposizione di tutti i comuni per qualsiasi situazione di emergenza. “Questa ovviamente è una condizione minimale che deve necessariamente durare pochissimi giorni – ha dichiarato il sindaco di Ariano – , poi bisogna andare alla ripresa completa di tutti i servizi”.