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Differenziata, il Comune di Ariano attacca Irpiniambiente

Il tricolle presenta ricorso contro la maggiorazione sulla Tarsu chiesta dalla Provincia

differenziata

Il Comune di Ariano Irpino ha inoltrato ricorso alla Provincia di Avellino in merito alla maggiorazione del 25 per cento imposta sulla tariffa di smaltimento rifiuti, in seguito al mancato raggiungimento dell'obiettivo prefissato per Raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2010.
In pratica il Comune di Ariano ha attestato la sua raccolta differenziata al 32,76 per cento invece del 35 e questo comporterebbe un aggravio di circa 169mila euro; aggravio che andrebbe tutto a spese dei cittadini poiché è risaputo che la Tarsu è totale carico del cittadino. Ma come già spiegato al Prefetto in una nota del 23 dicembre 2011 non possono imputarsi esclusivamente al Comune di Ariano le cause del mancato raggiungimento della percentuale imposta dalla norma poiché il servizio di raccolta e smaltimento, affidato alla società provinciale obbligatoria “Irpinia Ambiente S.p.a” si è dimostrato - si legge in una nota - "carente tra scioperi e disservizi vari".
"Disservizi frequenti e significativi - continua il comunicato del Comune - riguardanti in particolare la raccolta differenziata sottolineati in diverse occasioni dal Comune di Ariano attraverso note indirizzate alla stessa “Irpinia Ambiente” al punto di dover contestare “inadempimenti contrattuali”. Intere zone dove la raccolta differenziata della frazione organica non è avvenuta per diversi giorni continuativi, con il risultato anche di scoraggiare i cittadini che vedono vanificato il loro impegno a separare i rifiuti; ma anche la raccolta del vetro è avvenuta con carattere di evidente precarietà visto che per un certo periodo è stata sospesa a causa delle inadempienze di Coreve che senza alcuna motivazione ne aveva bloccato il ritiro dalla piattaforma, come comunicato anche al Prefetto dalla Società AV2 Ecosistema. Altra condizione negativa è stata determinata dal mancato ripristino della funzionalità dell'isola ecologica in località Camporeale, una situazione che persiste  malgrado il Comune abbia approvato un progetto esecutivo predisposto da Irpinia Ambiente. 
A conferma di tutto ciò i dati: confrontando quelli del 2009 con quelli del 2010 emerge che i quantitativi complessivi dei rifiuti risultano pressoché identici, con aumento degli indifferenziati nell'anno in questione di oltre 350mila Kg, mentre si ha una flessione netta dei rifiuti conferibili presso l'isola ecologica di circa 250mila Kg e 75mila Kg di umido.  
Tutti insieme questi elementi, non imputabili all'Ente che pure ha fatto degli sforzi con campagne di sensibilizzazione, forme di raccolta autonome per il ritiro di vetro, carta e cartoni ed iniziative per la raccolta degli ingombranti, hanno condizionato in modo evidente il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata, dunque non sussistono le condizioni per l'applicazione nei confronti del Comune della penalità prevista e quindi non può essere l'Ente e il cittadino a pagare per il disservizio di altri". 

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