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Flumeri, Cittadinanza attiva contro Terna: "A rischio le eccellenze del territorio"

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Da "Cittadinanza attiva" riceviamo e pubblichiamo:
In Valle Ufita sono in corso i lavori per la realizzazione dell’impianto S.A.N.C.: Sistema di Accumulo Non Convenzionale per l’energia elettrica.
Il Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, con decreto n. 239/EL-300/194/2013, in data 1 febbraio 2013, ha “approvato il progetto definitivo per la costruzione ed esercizio, da parte della Società Terna S.p.A. del Sistema […] “FLUMERI SANC” ed opere di connessione alla RTN in Comune di Flumeri (AV)” con autorizzazione alla Società Terna S.p.A., concessionaria della Rete di Trasmissione Nazionale, a costruire ed esercitare le opere connesse. 
Tale autorizzazione ha effetto di variante urbanistica, efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità ai sensi del dPR 327/2001 e successive modifiche ed integrazioni e costituisce vincolo preordinato all’esproprio dei beni interessati ai fini della realizzazione delle opere suddette.
La prima Conferenza dei Servizi si è tenuta il 5 febbraio 2013, la seconda il 18 luglio 2013, presso il Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza del Ministero dell’Ambiente, della Provincia di Avellino e del Comune di Flumeri.
La Regione Campania, con Delibera della Giunta Regionale n. 333 del 08/08/2013 ha formalizzato “l’intesa a favore di Terna S.p.A.”.
Il 12 dicembre 2013, dieci mesi dopo la prima Conferenza dei Servizi, il responsabile della realizzazione dei sistemi di accumulo per la società Terna, Enrico Senatore, ha illustrato ai cittadini, su invito dell’amministrazione comunale, il progetto spiegandone anzitutto le motivazioni.
L’attuale rete elettrica, per via della limitata capacità di trasporto, non sarebbe idonea ad evacuare in sicurezza tutta l’energia generata dalle Fonti Rinnovabili, determinando l’insorgere di congestioni di rete. Queste ultime sono causa di incremento dei costi per il Sistema di Trasmissione Nazionale di cui Terna S.p.A. è Gestore. I Sistemi di Accumulo non Convenzionali permetterebbero di sbloccare l’energia prodotta dai numerosi parchi eolici presenti sui territori circostanti.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici del funzionamento del SANC, dall’esposizione del responsabile si evince che Terna intende impiegare la tecnologia di accumulo elettrochimico. 
Si tratta in sostanza di pile il cui anodo è costituito da sodio e il catodo da zolfo.
La temperatura di impiego delle pile, con sodio e zolfo allo stato liquido, è di circa 300°C.
In impianti basati su tale tecnologia sono già avvenuti tre incidenti: nel 2005, nel 2010, e nel 2011. Per quest’ultimo, nell’impianto di Tsukuba in Giappone, sono state necessarie otto ore per dichiarare l’incendio sotto controllo e 15 giorni per il definitivo spegnimento.
L’impianto che Terna intende realizzare a Flumeri prevede l’installazione di una potenza complessiva di 12 MW ottenuta con circa 89.500 celle collegata fra loro. 
Sarebbe la più grande installazione dopo l’incidente del 2011. 
Si tratta della prima iniziativa in Italia ed in Europa e quindi non esiste a livello europeo nessun tipo di esperienza di riferimento tanto che, a detta dello stesso responsabile di Terna, quello che si sta realizzando a Flumeri è un impianto “sperimentale” della durata di 12 anni…
Nel raggio di 500 metri dall’impianto sono presenti abitazioni ad uso civile nonché diversi stabilimenti industriali in cui stazionano ogni giorno centinaia di persone.
Un eventuale incidente potrebbe comportare una dispersione di sostanze tossiche letali per inalazione in grado di causare, nel raggio di centinaia di metri, effetti gravi ed irreversibili per la salute o la morte.
Le sostanze tossiche restano poi comunque in atmosfera ed insieme agli altri residui di un eventuale incendio potrebbero in seguito contaminare i terreni e le falde acquifere di cui la zona è ricca.
A forte rischio evidentemente sono marchi D.o.p., come l' olio di ravece prodotto qui, la cultivar più pregiata in Campania, ed altre coltivazioni d’eccellenza, come cereali, frutta ed ortaggi, prodotte per importanti aziende nazionali di esportazione, nonché le aziende agrituristiche pure avviate con finanziamenti pubblici.
Il sistema di accumulo in definitiva si inserisce male nel contesto di un territorio la cui economia si sta sempre più spostando verso i settori agroalimentare e del turismo, ma soprattutto genera forti timori per la salute e l’incolumità delle persone.
Il progetto approvato dagli enti competenti è costituito da:
Sito S.A.N.C.: (area di impianto circa 8.700 mq)
10 moduli batterie da circa 1,2 MW;
10 moduli PCS, collocati all’interno di cabinati/shelter;
2 cabinati/shelter per quadri MT;
2 cabinati/shelter per quadri BT;
2 cabinati/shelter per gruppi elettrogeni;
2 cabinati/shelter per il sistema di controllo e servizi.
Opere di connessione alla RTN alla S.E. e a 150 kV di “Flumeri SANC”, di proprietà della Terna S.p.A. (area impianto circa 3.500 mq)
N 2 stalli di trasformazione AT/MT a 150 kW;
n. 1 sistema a singola sbarra 150 kW;
n. 1 cavidotto MT di collegamento tra l’impianto “Flumeri SANC” e l’opera di connessione alla RTN;
n. 2 raccordi aerei dall’elettrodotto esistente a 150 kV “Flumeri-Vallesaccarda” ai due stalli linea sopracitati, della lunghezza complessiva di circa 320 metri, attraverso la realizzazione di tre nuovi sostegni. 

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