Quasi 20 giorni di trattative, riunioni e vertici non sono bastati per far cambiare idea a Flavio Petroccione. Il sindaco di Fontanarosa è pronto a confermare le dimissioni presentate a metà luglio. Secondo indiscrezioni non si sarebbero create le condizioni politiche per portare avanti la consiliatura e arrivare fino alla fine del mandato. Il termine dei venti giorni che la legge prevede per ritirare le dimissioni scadrà giovedì prossimo. A questo punto, già venerdì il prefetto di Avellino potrebbe nominare il commissario straordinario con il compito di occuparsi dell'ordinaria amministrazione e traghettare il comune fino alle elezioni anticipate.

Da tempo i rapporti interni alla maggioranza del comune di Fontanarosa si erano deteriorati: troppi personalismi, interessi particolari e poca collaborazione da parte di alcuni consiglieri. La crisi è esplosa quando Petroccione ha deciso di revocare il vicesindaco Fabio Di Blasi e di sostituirlo con Arturo Lo Priore. Alla base dello scontro tra  Di Blasi e Petroccione, i lavori di riqualificazione di piazzetta Santa Lucia e le critiche mosse da Di Blasi all'ufficio tecnico. Solo pochi giorni dopo, il primo cittadino decise di gettare la spugna. Petroccione ha tempo fino a giovedì per ripensarci. In queste settimane la maggioranza si è riunita più volte e gli ha riconfermato la fiducia, ma i numeri risicati  e la convinzione che l'unità sia dettata solo dall'emozione del momento, avrebbero convinto il sindaco a non retrocedere. Salvo sorprese dell'ultim'ora, si avvia dunque a conclusione un'esperienza amministrativa nata da una travolgente vittoria elettorale. Petroccione e la sua lista staccarono infatti gli avversari di circa 800 voti: in pratica, un plebiscito. A tre anni di distanza, il principale protagonista di quel trionfo è pronto a calare il sipario.