L’alveo del fiume Calore è stato monitorato con il telerilevamento aereo, sistema adoperato dal Corpo delle Capitanerie di Porto per rilevare lo stato delle acque e le anomalie ambientali. L'iniziativa rientra nell'ambito dell’accordo di collaborazione tra l’assessorato all’ambiente della Regione Campania e la Guardia Costiera. Nei giorni scorsi, il monitoraggio ha riguardato anche l'area del torrente Solofrana e del sistema fluviale del fiume Sarno. Le criticità individuate durante la terza missione, vanno ora classificate per individuare le azioni necessarie da mettere in campo.
Il fiume Calore presenta una situazione cronica di inquinamento a partire dall’alto corso e l’alterazione dura da più di 10 anni. Scarichi industriali e mancanza di acqua sono i gravi problemi di uno dei corpi idrici più importanti del Sannio e dell’Irpinia. La contaminazione delle acque del Calore è legata anche al mancato funzionamento dei depuratori dei comuni.
Il Contratto di Fiume Calore, protocollo d’intesa sottoposto già a diversi enti, potrà essere lo strumento che salverà il corso d’acqua, avviando un percorso di tutela condiviso. L’obiettivo dell’accordo, proposto dal comitato di tutela del fiume, è seguire un modello finalizzato alla promozione di azioni dirette e concrete
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