Dopo il dibattito sulla struttura che dovrà ospitare il Tribunale di Avellino, aspiranti sindaci di nuovo a confronto ma questa volta sui temi della cultura e del turismo. I candidati si sono ritrovati presso il caffè letterario su invito delle associazioni del settore e del portale Piùeconomia. Tutti hanno sottoscritto un patto attraverso il quale si impegnano a mantenere costante il rapporto con il mondo dell’associazionismo. Tema scottante quello della cultura ad Avellino. Soprattutto se si guarda alle travagliate vicende della giunta. Tanti sono infatti gli assessori che si sono susseguiti negli anni della gestione Galasso: Toni Iermano, Salvatore Biazzo, Giuliano Minichiello, Gennaro Romei, Sergio Barbaro. A parole i candidati hanno tutti sottolineato come la cultura sarà al centro della loro attività amministrativa.

Il rilancio del settore passa attraverso il completamento di alcune strutture ferme al palo, in particolare l’Ex Cinema Eliseo, tema caro al candidato della sinistra Giancarlo Giordano. Ma quando si dice cultura, ad Avellino si pensa subito al Teatro Carlo Gesualdo, una ricchezza da non disperdere. E poi c’è il conservatorio Cimarosa, poco valorizzato secondo il candidato Pdl Nicola Battista. Lo stesso Battista ha lanciato qualche stoccata polemica quando ha detto che bisogna smetterla di considerare cultura solo ciò che viene da una certa parte politica. La cultura appartiene a tutti e non ha colore. Gianluca Festa ha evidenziato come non possa essere fatta cultura a costo zero e quindi qualche investimento va fatto. Mentre il candidato democratico Paolo Foti immagina itinerari enogastronomici puntando sulle eccellenze del nostro territorio.