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Le tensioni, poi la crisi. Cobino: ''Sono sereno''. Voto in primavera

L'ex vicesindaco Spera: ''Presa di coscienza di una grande difficoltà dell'amministrazione''

Rocco Lanza: ''La minoranza ha fatto il suo lavoro''

A nulla è servita la proposta del sindaco Cobino di un turnover tra gli assessori, lo strappo all’interno della maggioranza s’era ormai consumato e parte della giunta composta dal vice sindaco Marcantonio Spera e dagli assessori Marilisa Grillo, Virginia Pascucci e dal consigliere Lucio Lanza, questa mattina, insieme ai 4 consiglieri di minoranza (Rocco Lanza, Franca Iacoviello, Michelangelo Bruno e Doralda Petrillo), ha rassegnato le dimissioni davanti ad un notaio di Mirabella Eclano. Incomprensioni, discussioni, il ruolo predominante all’interno delle dinamiche amministrative del coordinatore del Gallo, Giovanni Ianniciello, alla base della crisi nella maggioranza che ha portato allo scioglimento del consiglio comunale, con due anni di anticipo, da parte del Prefetto di Avellino, Paola Spena, e della nomina a commissario prefettizio della dottoressa Rosanna Gamerra che avrà il compito di traghettare Grottaminarda fino alle prossime elezioni che si svolgeranno in primavera.

“Sono sereno – è l’unico commento che ha voluto rilasciare Angelo Cobino a poche ora dalla caduta della sua amministrazione – ciò che avevo da dire l’ho detto con il comunicato rilasciato questa mattina. Resto comunque un cittadino di Grottaminarda ma al momento non nutro nessun interesse per quanto riguarda le prossime elezioni”.

Le dimissioni erano già nell’aria da qualche giorno, poi con il documento rilasciato ieri le divisioni interne s’erano fatte quanto mai nette nonostante il tentativo di Cobino di ricucire con i suoi. “Le dimissioni di parte della maggioranza – ha detto il vicesindaco, Marcantonio Spera - hanno certificato con grande senso di responsabilità la presa di coscienza di una grande difficoltà della amministrazione a governare le grandi sfide sociali ed economiche in un momento storico cruciale per tutte le Comunità locali, ma anche il coraggio di consentire al popolo di andare alle urne in tempi brevi per dare alla Città una governance più giusta e illuminata”.

“La minoranza ha fatto il suo lavoro – ha commentato invece Rocco Lanza, consigliere di opposizione che nel 2019 sfidò Cobino per la fascia tricolore – la nostra è stata una posizione molto chiara, abbiamo spiegato in più occasioni che nessuno di noi sarebbe entrato in maggioranza e questa posizione ha pagato. Quando ci si rende conto che nella maggioranza c’è una frattura insanabile, a quel punto è inutile continuare. Comunque non si può gioire di quanto successo perché la caduta di un’amministrazione è sempre un trauma per il paese”.

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