Martedì scorso le elezioni dell’ordine del consiglio degli avvocati avevano plebiscitariamente portato alla vittoria di Carmine Monaco con 157 preferenze contro i 130 di Capobianco e i 129 di Giovannelli, rendendo necessario il ballottaggio previsto per la giornata di domani. Ma causa maltempo il ritorno alle urne per gli avvocati del foro arianese è stato rimandato a martedì 14 della prossima settimana. Nel frattempo i rappresentanti delle tre liste, subito dopo il risultato, si erano messi a lavoro per trovare intese e accordi in vista del ballottaggio attraverso tatticismi che alla fine hanno portato al raggiungimento di intese tra almeno due liste, quella del presidente Monaco e quella dell’avvocato Capobianco.
Alla notizia dell’intesa raggiunta si sono susseguite le reazioni della lista Giovannelli nella quale si legge testualmente che la lista Unità per il Tribunale ha raccolto intorno ad un programma-progetto molti consensi e si fa appello di votare il programma e i componenti della lista, saranno poi gli avvocati a decidere con il voto i rappresentanti in seno al consiglio dell’ordine, non certo accordi personalistici e di bottega. Ovviamente la lista Monaco-Capobianco risponde alla lettera critica che nessun accordo personalistico è stato studiato e che questo accordo trovato è finalizzato esclusivamente ad attuare un programma rivolto in primis all’impegno per difendere e salvaguardare il Tribunale affinchè il presidio di legalità possa permanere per il tempo a venire. Monaco inoltre nella lettera accorata e di ringraziamento ai tanti che lo hanno votato in modo plebiscitario, invita tutti a ritrovare lo spirito unitario che ha animato la propria lista nella tornata elettorale e ad accantonare ogni sterile polemica dettata solo dal momento di sconfitta. "E’-dice Monaco-senz’altro produttivo ed efficace aggiungere la propria forza ad un’azione già avviata. Qualunque sia la mia posizione nel prossimo consiglio mi dedicherò solo ed esclusivamente a fare gli interessi del Tribunale in difesa dell’alta funzione costituzionale dell’avvocatura gravemente posta in discussione con modificazioni legislative che tentano di ridurla ad una qualunque attività mercantile".
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