Seguici su

Ciao, cosa stai cercando?

Canale 58Canale 58

Comuni

Tarsu alle stelle, il sindaco di Grottaminarda sale sul ring: unica soluzione è addio ad Irpiniambiente

Ieri il confronto a Carpignano con commercianti ed imprenditori

Certo, il coraggio lo ha avuto. Quello di confrontarsi, faccia a faccia e carte alla mano, con chi da settimane lo accusa di essere responsabile, almeno in parte, degli elevati costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti a Grottaminarda. Ieri sera Giovanni Ianniciello, sindaco della città dell’Ufita, ha partecipato all’incontro organizzato da commercianti e imprenditori in agitazione per le bollette salate, salatissime, che si sono visti recapitare. Obiettivo comune è quello di individuare una strada per diminuire i costi del servizio e, di conseguenza, per salvaguardare le tasche di esercizi commerciali e attività produttive. Il sindaco ha spiegato, facendo un lungo excursus, perché si è arrivati a questo punto: dalle gestioni commissariali, fino all’imposizione, dettata dalle norme, di consegnare il servizio nella mani della società pubblica provinciale, Irpiniambiente. Alla città di Grotta il servizio costa oltre un milione e settecentomila euro, troppo a detta di tutti. Quella cifra, in ogni caso, deve essere corrisposta. Per Ianniciello deve pagare di più chi più produce rifiuti. Ed è così che la Tarsu finisce per ricadere in gran parte su imprese e ristoranti. Non sono mancati malumori da parte dei titolari delle attività: "Così però noi che creiamo occupazione rischiamo di chiudere", è stato detto più volte.
Alla fine la soluzione sembra essere una sola: svincolarsi da Irpiniambiente o almeno consentire ai Comuni di fare gare d’appalto di pubblica evidenza per individuare i soggetti più economici, lasciando ad Irpiniambiente solo l’impiantistica. Il sindaco si è detto ottimista e per questo sta lavorando con l’obiettivo di stilare un emendamento da inserire nella legge regionale per modificare la precedente. L’idea è quella di rendere possibile la gestione del sevizio anche in forma associata, magari attraverso la neonata Unione dei Comuni. Ciò potrebbe abbattere i costi di oltre il 50 per cento. Insomma, per ora bisogna pagare. In futuro si lavorerà per ridurre costi e bolette.

Commenta l'articolo

Copyright © Mediainvest srl - Tutti i diritti riservati - Web Agency: Progetti Creativi
La riproduzione di tutto o parte del contenuto di questo sito è punibile ai sensi delle leggi vigenti
Privacy Policy