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Tarsu e differenziata ad Ariano, Graziano (Pdl): la colpa è del Comune

Il Pdl accusa l’amministrazione di non aver messo in essere campagne di sensibilizzazione per abituare la popolazione alla raccolta differenziata. Paolo Graziano sostiene che “nel 2010 si è registrata una diminuzione di tutte le frazioni differenziate a causa di una minore attenzione al problema da parte dell’amministrazione comunale”

“Come mai un Comune segnalato fra i più virtuosi della Campania dalla Corte dei Conti e da Legambiente nell’anno 2008, finisce nella black list nel 2010?”Il Coordinatore cittadino del PdL di Ariano Irpino interviene sulla vicenda della maggiorazione dei costi di smaltimento dei rifiuti. “A questa domanda il Comune di Ariano Irpino ha risposto individuando nella chiusura dell’isola ecologica di Camporeale il motivo del mancato raggiungimento del 35%, obiettivo di raccolta differenziata fissato dalla legge 123 del 2008. Il Comune è convinto che la minore quantità di rifiuti ingombranti raccolta abbia determinato la mediocre performance che rischia di gravare sul bilancio dell’ente per circa 170mila euro” – sostiene Paolo Graziano secondo il quale è una convinzione errata.  La risposta la fornirebbero le stesse cifre.  “Al Comune di Ariano Irpino sono mancati 214 tonnellate di rifiuti differenziati per passare dal risultato di 32,69% al 35%. Se fossero state raccolte le medesime quantità di ingombranti dell’anno 2009 non sarebbero stati comunque sufficienti per centrare il risultato. E, comunque, il Comune di Ariano e Av 2 Ecosistema avevano predisposto, fin da marzo, un servizio alternativo per la raccolta dei rifiuti ingombranti il primo ed il terzo giovedì di ogni mese. Una notizia più volte evidenziata dal sito internet ufficiale del Comune. Il punto vero è che nel 2010, rispetto al 2009, si è registrata una diminuzione di tutte le frazioni differenziate che non sono attribuibili al servizio di raccolta, ma ad una minore attenzione al problema della differenziazione e della riduzione dei rifiuti da parte dell’amministrazione comunale. Prova ne è che il Comune di Ariano sia nel 2008 che nel 2009, con la medesima “organizzazione” di raccolta ma con una ben diversa campagna di sensibilizzazione, si era attestato sul 35% di differenziata. L’amministrazione è stata impacciata e lenta nelle decisioni, come dimostra – tra l’altro – il ritardo accumulato nella messa in esercizio dei mezzi acquistati grazie al finanziamento di oltre 232mila euro, messi a disposizione dalla Regione Campania per il sostegno dell’attuazione del Piano per la raccolta differenziata, proposto e approvato dalla giunta Gambacorta. Ed è il caso di ricordare – continua il coordinatore pidiellino –  che il 10 novembre 2010 l’amministrazione comunale con una propria ordinanza ha rivolto ai cittadini un appello a rispettare le regole e a compiere uno sforzo maggiore nel differenziare i rifiuti. Ma era troppo tardi per evitare il disastro. L’obiettivo del 35% previsto dalla legge era a quel punto irraggiungibile, così come d’altra parte gli annunci di un’immediata partenza della raccolta porta a porta. Ancora oggi ferma. Nonostante il finanziamento da parte di Irpiniambiente per le compensazioni ambientali riconosciute al Comune di Ariano per la discarica di Savignano Irpino, circa 120mila euro, poco o nulla è stato fatto per promuovere campagne di sensibilizzazione che avrebbero potuto evitare l’arretramento della percentuale di differenziata”.

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