Secondo un'indagine nazionale che riguarda il costo della tassa sui rifiuti, Avellino occupa il 69esimo posto per essere la città che paga meno rispetto a tutti gli altri centri campani. Infatti una famiglia composta da tre componenti che vive in un appartamento di circa 100metri quadrati nella città capoluogo, spende poco più di 340 euro. Subito dopo Avellino, al 95esimo posto si trova Caserta che paga una TARI ammontante a 428 euro per lo stesso numero di nucleo familiare e di metri quadrati dell’abitazione. A Napoli invece si paga 467 euro mentre la città che ha la tassa sui rifiuti più elevata è Benevento con 471 euro, segue Salerno con 493 euro ed è considerata la città più cara a livello nazionale occupando la posizione 102esima dell’indagine pubblicata dal Sole24Ore che ha preso a campione 104 comuni sottoposti al pagamento della tassa per l’immondizia. La Tari ha sostituito nel 2014, quelle precedenti che riguardano la Tares e la  Tarsu, ma ciò non significa che si paga meno in quanto se i dati si confrontano con il Centro-Nord, si intuisce che in quest’area nazionale la pressione fiscale è minore e che la classifica dell’indagine è a livello regionale mettendo in evidenza come in alcuni centri della Campania, l’impegno dei cittadini e delle istituzioni è maggiore, ma ciò non significa che per questo si paga meno rispetto al resto dell’Italia. L’analisi inoltre mette sottolinea che la Tari crea una forbice tra Nord e Sud tenendo in considerazione del ridimensionamento dei trasferimenti da parte delle amministrazioni centrali a favore di quelle territoriali che hanno provocato maggiori rincari sui tributi. I dati, infine, dimostrano come la TARI non risparmia neanche le piccole e medie imprese e le attività commerciali.