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Trevico, chiusura uffici postali: il sindaco consegna 130 reclami all'Associazione Conumatori

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L’Adoc, Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori, associazione facente parte del sistema integrato dei servizi Uil, comunica che il Sindaco di Trevico, Antonio Picari, ha consegnato a questa associazione ben 130 reclami redatti dai suoi compaesani, i quali denunciano la rimodulazione di orario effettuato da Poste Italiane nell’unico ufficio presente in paese, quello di via Garibaldi. Un unico ufficio postale con un solo addetto che serve  più di 1.100 abitanti, costretti nei giorni di chiusura a recarsi nei vicini paesi di Vallata o Carife.
L’Adoc farà proprie le lamentele di questi utenti e li affiancherà con un proprio reclamo da spedire a Poste Italiane.
Nel caso di specie, ciò che principalmente contestiamo come associazione è che la comunità di Trevico, attraverso il sindaco, si è più volte dichiarata disponibile a sostenere i costi di gestione dell’ufficio postale e pertanto non si riesce a comprendere quale possa essere la diseconomicità di un’apertura ordinaria, tenuto conto che l’onere del Servizio Universale è finanziato attraverso trasferimenti posti a carico del bilancio dello Stato e attraverso il fondo di compensazione di cui all’art. 10 del Decreto Legislativo 22 luglio 1999, n. 261.
I 130 reclami degli utenti di Trevico, vanno ad aggiungersi alle altre centinaia di reclami presentati dagli utenti di Ariano, Zungoli e di tutti i paesi interessati al piano di chiusura.
La vertenza Poste in provincia di Avellino inizia ad assumere i contorni di un vera e propria valanga con la quale questa associazione proverà a spostare gli equilibri di forza in gioco.   
In tema di vertenza Poste, l’Adoc ricorda che da qualche giorno è stato pubblicato sul proprio sito all’indirizzo www.occhioaituoidiritti.it, il modulo di reclamo per denunciare il disservizio arrecato agli utenti di Avellino per il ritiro delle raccomandate inesitate al centro di smistamento di Pianodardine.
E’ di questa mattina la denuncia pervenutaci da un settantasettenne di Avellino il quale alle ore 10:33, sebbene fosse all’interno del suo domicilio, si è ritrovato nella cassetta postale l’avviso di giacenza per il ritiro della raccomandata.
Anche questo utente dovrà suo malgrado percorrere circa 7,2 Km per raggiungere il centro di smistamento e sperare di non dover attendere ore per il ritiro della raccomandata.   

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