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Venticano, il sindaco De Nisco:"Raccolta autonoma, Irpiniambiente è solo un carrozzone politico"

SINDACO LUIGI DE NISCO

Il sindaco di Venticano, Luigi De Nisco, si fa promotore di una singolare iniziativa di protesta nei confronti di Irpiniambiente e dei costi gravosi per il conferimento della differenziata allo Stir. Il primo cittadino del borgo virtuoso che puntualmente totalizza la più alta percentuale di raccolta si trova adesso a fare i conti con l'ennesima stangata dell'ente che paradossalmente penalizza proprio chi sta rispettando i parametri della raccolta imposti a livello regionale e ha fatto, sempre della raccolta differenziata, uno stile di vita inculcato molto presto, e con eccellenti risultati, all'intera comunità. "Non è possibile subire un aumento pari 
all'80% - spiega il dottore Luigi De Nisco- da parte di Irpiniambiente, che è un carrozzone politico, solamente perché noi conferiamo meno indifferenziata allo Stir e siamo, proprio per questo, uno dei comuni irpini e campani più virtuosi". Infatti, si è passati da 113 euro a tonnellata per il trattamento e lo smaltimento di rifiuto residuale da raccolta differenziata a ben 193 euro: un salasso autentico per le casse comunali ai tempi della spending review. "Cosa dovrò mai dire ai miei concittadini ligi al dovere"? Si chiede sempre Luigi De Nisco. "E' assurdo penalizzare chi fa eppure bene la differenziata- incalza sempre il sindaco di Venticano che ha riunito nel suo ufficio comunale anche gli amministratori di Torre le Nocelle e Pietradefusi, comuni viciniori-. Il nostro obiettivo adesso è avviare la raccolta autonoma sul territorio proprio per non sostenere questi costi esorbitanti e per evitare soprattutto l'aumento della Tares. Analizzando il rapporto costi-servizi offerto da Irpiniambiente a questo punto a noi non conviene più stare in questo sistema, e per ciò abbiamo la seria intenzione di tirarci fuori". Sempre De Nisco stilerà nei prossimi giorni una lettera indirizzata all'attenzione del commissario provinciale, Raffale Coppola, e dei sindaci del comprensorio che si trovano nella sua stessa condizione. "Il nostro obiettivo- incalza Luigi De Nisco- è quello di associare pure il servizio di raccolta dopo aver associato la vigilanza, la protezione  civile e il trasporto scolastico. Francamente, le comunità e i comuni, specie quelli piccoli, non possono sostenere certi costi a discapito di quelli più grandi ma non per questo virtuosi". Dunque, da Venticano parte ufficialmente un movimento di protesta verso Irpiniambiente, e il sindaco De Nisco si è fatto promotore e portavoce di questo dissenso tanto che sta già pensando di organizzare nella sede municipale un incontro allargato agli altri omologhi dei paesi dell'Ufita e della Baronia. "Chiusa la vicenda, sempre politica, dell'Alto Calore- conclude il sindaco di Venticano - adesso bisogna puntare i riflettori dell'opinione pubblica locale sul carrozzone Irpiniambiente. Certi lussi e privilegi non possono e non debbono pagarli i cittadini. Ribadisco: è paradossale che un  paese virtuoso che conferisce meno
allo Stir debba pagare molto di più di quei comuni che non sono virtuosi solo perché i costi fissi di gestione sono rimasti invariati. Purtroppo noi non possiamo più far fronte a determinate spese. I piccoli comuni sono veramente al collasso nonostante gli sforzi profusi dalle comunità e i salti mortali di noi amministratori".

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