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Vescovi e scrittori: ecco la nuova toponomastica del Tricolle. Scoppia il caso Vinciguerra

Sono note le difficoltà di portalettere, ufficiali giudiziari, corrieri per individuare un indirizzo esatto nelle periferie, a causa dell’assoluta inadeguatezza della toponomastica: non ci sono tabelle indicanti le strade, né numeri civici.  Un problema che dura da tempo, ma che per fortuna può essere eliminato in tempi brevi. Il Consiglio Comunale, a distanza di tre anni dalla a proposta di una commissione comunale incaricata appositamente per la modifica della toponomastica e la intitolazione di nuove strade, ha deciso di riprendere in mano la questione.  Si darà piena attuazione alla proposta predisposta dalla commissione. Il tempo di richiedere l'autorizzazione del Prefetto e di avviare le opportune modifiche con gli uffici comunali. Insomma, nel quartiere Martiri appariranno le tabelle con i nomi di diversi Vescovi diocesani: Giacinto della Calce, Filippo Tipaldi, il vescovo che diede l'assetto definitivo alla Cattedrale, Alfonso de Ferrera, Orso Leone. Nomi di vescovi appariranno anche nell'area di Cardito: Pasquale Venezia e Giacchino Pedicini, entrambi pastori delle diuocesi di Ariano e di Avellino. Onore anche a Madre Giuseppina Arcucci, fondatrice dell'Istituto Pia Casa, alla quale sarà intitolata una strada. Il progetto prevede la conferma per strade mai indicate in tabelle: via Giacomo Leopardi, Ugo Foscolo, Alessandro Manzoni, Silvio Pellico, Luigi Selvaggi, Fondazione Rodegher, Madonna di Fatima, Giochi Olimpici. Si metterà ordine anche a rione San Pietro e discesa S. Pietro. Qualche lamentela arriva, come era facile immaginare, da Rione Martiri-Perazzo dove è stata eliminata via Ireneo Vinciguerra. Al parlamentare socialista che partecipò alla Costituente è stata intitolata un'altra strada, ma nel centro storico. Questa decisione è stata accolta negativamente nella zona, tanto da indurre i residenti a inoltrare opposizione alla Prefettura di Avellino. Con l'inserimento di queste nuove intitolazioni non si risolve, ovviamente, il problema della toponomastica cittadina. In periferia restano altre aree scoperte. Nel centro storico non è stata ancora effettuata una vera e propria ricognizione. Bisogna attivare una nuova commissione. Tra l'altro sono pervenute al Comune, da enti ed istituzioni, segnalazioni di nominativi da inserire.

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