Inchiesta Black Land, le 14 persone arrestate, tra cui due imprenditori dell’azienda “Biocompost Irpino” di Bisaccia dovranno comparire davanti al Gip del Tribunale di Bari. L’accusa è di traffico illecito di rifiuti. L’operazione della Dia e del Noe che ha coinvolto anche la provincia di Avellino, ha portato alla scoperta di una vera e propria organizzazione criminale specializzata nel tombamento di rifiuti speciali, che guadagava milioni di euro dal mancato stoccaggio, trattamento e smaltimento dei rifiuti. I rifiuti speciali prodotti a Salerno e Caserta dopo essere stati trasportati nei siti di stoccaggio di Battipaglia e di Bellona venivano gestiti con uno schema ben preciso: i rifiuti della frazione umida venivano conferiti all’impianto di compostaggio di Bisaccia e poi senza subire alcun trattamento, con falsa documentazione venivano tombati in un enorme cratere di Ordona, nel foggiano. L’attività di indagine è iniziata nel marzo 2013 ed è stata portata avanti con monitoraggi ambientali, rilevazioni satellitari, intercettazioni telefoniche e acquisizioni documentali. Ma il cerchio comunque ancora non è chiuso: si sta cercando infatti di risalire anche ad altre società coinvolte nel giro d’affari. Ci sono intercettazioni telefoniche al vaglio degli inquirenti dalle quali potrebbero venir fuori novità rilevanti.
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