Arriva la richiesta di rinvio a giudizio per l'ex sindaco di Avellinoi Festa e altri 27 indagati.
Festa è accusato di corruzione, peculato, rivelazione del segreto d'ufficio e associazione a delinquere. Chiesto il processo per altre 27 persone coinvolte nell’inchiesta Dolce Vita con diverse ipotesi di reato. L'udienza preliminare il prossimo 15 ottobre. In questa occasione il gup dovrà decidere se avviare o meno il processo.
Le indagini sono state portate avanti dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino e dalla Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza. Indagini che hanno permesso di contestare i reati relativi alle due misure cautelari, sia personali che interdittive, applicate a carico di alcuni indagati, revocate successivamente dal tribunale del Riesame.
Il penalista Luigi Petrillo, difensore dell’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa, ha annunciato che ci sara’ una nuova richiesta di accedere al materiale intercettivo e ha mostrato sorpresa per le contestazioni confermate, tra cui l’associazione a delinquere. “La richiesta di rinvio a giudizio depositata dalla Procura della Repubblica di Avellino oggi notificata agli indagati insieme all’ avviso di fissazione dell’ udienza preliminare riproduce le imputazioni già ampiamente note alle parti fin dalla conclusione delle indagini preliminari e non contiene alcun elemento di novità. Desta sorpresa, però, che si continuino a contestare al Dott.Gianluca Festa anche alcune ipotesi di reato la cui insussistenza era già stata ritenuta dalla Corte di Cassazione e l’ associazione a delinquere, di cui mancano tutti i presupposti. Faremo un nuovo accesso agli atti depositati con la richiesta e verificheremo se il materiale intercettivo, che rappresenta l’ unica fonte di prova dei fatti addebitati sarà stato messo a disposizione in modo da poter essere consultato utilmente dalla difesa e dal Giudice. Ad ogni modo, l’ occasione pare propizia per dare conto alla pubblica opinione del fatto che tra gli atti già depositati vi è anche una consulenza tecnica fatta eseguire dalla Procura sulle procedure relative agli appalti che si contestano quali oggetto di corruzione: ebbene il tecnico designato dal Pubblico Ministero ne ha certificato l’ assoluta regolarità. Tanto basta ad illuminare più di ogni altra cosa la vicenda giudiziaria di cui si discute”.
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