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Cronaca

Droga a domicilio durante il lockdown: 19 pusher nei guai

Elicotteri in volo all'alba sul capoluogo per una maxi operazione contro lo spaccio di sostanze stupefacenti. 19 i pusher nei guai: 3 in carcere, 13 ai domiciliari, altri 3 costretti all'obbligo di dimora.  

Rifornivano di hashish, marijuana, cocaina e crack una sessantina di consumatori, a domicilio e durante il lockdown. L'operazione, denominata ''Delivery'', ha portato alla luce una diffusa rete di spacciatori, spesso collegati tra loro ma non associati, che riforniva clienti nonostante le restrizioni conseguenti all'emergenza epidemiologica. Ciò a dimostrazione dell'alta capacità di adattamento di chi opera nell'illegalità. L'indagine, partita nel novembre 2019, ha consentito di disarticolare la rete dello spaccio, attiva nel capoluogo e nei comuni limitrofi, ma con interessi estesi anche alla provincia di Salerno e nell'area napoletana. Nel corso delle perquisizioni i carabinieri hanno proceduto inoltre all'arresto di uno degli indagati per resistenza e minaccia contro un pubblico ufficiale.

Pedinamenti, controlli e intercettazioni sono stati gli strumenti investigativi utilizzati. I pusher non esitavano a minacciare i clienti in ritardo con il pagamento. Da qui per alcuni di loro anche l'accusa di estorsione, oltre che di detenzione, produzione e spaccio. In alcuni casi i consumatori erano beneficiari del reddito cittadinanza, usato per acquistare la droga.

Nelle intercettazioni le sostanze venivano definite prosciutto, birra, caffè, per sviare gli investigatori. L'operazione ha portato, infine, all'individuazione di ben tre laboratori artigianali dove veniva sintetizzata la cocaina per la produzione di crack.

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