Ad Avellino la campagna elettorale è iniziata ''Davvero'' così: cioè con i megamanifesti affissi dall’ex vicesindaco Gianluca Festa non appena si sono chiuse le urne per le politiche. L’effetto sorpresa c’è stato, per giorni gli avellinesi si sono chiesti cosa significassero quei cartelloni.
E’ solo il primo tassello della strategia comunicativa di Festa che punta a ripetere l’esperienza delle ultime amministrative, quando con una serie di liste civiche risultò determinante al ballottaggio conquistando il ruolo di vice di Galasso.  Alle elezioni di maggio Festa potrebbe correre da solo oppure con il centrosinistra, prima però dovrà passare per la corsa ad ostacoli delle primarie.
Il Pd, infatti, è intenzionato a consultare gli iscritti della coalizione. Saranno i circoli cittadini a definire tempi e percorsi. I nomi sono diversi: da Stefano La Verde ad Antonio Gengaro, dall’ex senatore De Luca al presidente del Tetro Carlo Gesualdo Luca Cipriano, fino all’ex presidente di confindustria Silvio Sarno.
Al centro la lotta per la leadership è tra Udc e montiani.
Lo scudocrociato ha già fatto sapere che andrà da solo proponendo, si vocifera, Enza Ambrosone oppure Costantino Preziosi. La lista civica di Monti potrebbe cercare un’intesa anche con il Pd. Il primo a lanciare l’amo è stato il presidente democratico Carmine De Blasio.
L’alleanza però è complicata dal passaggio di Galasso con Monti, sono ancora troppe le scorie sul terreno dopo l’addio al Pd.
Per il centrodestra, ma sotto l’ombrello di una civica, è pronto da tempo Giovanni D’Ercole. Il capogruppo Pdl in consiglio Comunale ha ricevuto però solo una mezza benedizione da parte del coordinatore Sibilia, che infatti ha lasciato spazio anche ad altre ipotesi.
Fuori dagli schemi c’è il movimento cinque stelle. Insieme alla candidata Tiziana Guidi, i grillini proveranno a travolgere con il loro tsunami anche la città di Avellino.