La Polizia, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza, ha notificato undici ordinanza di custodia cautelare (in carcere e ai domiciliari) nei confronti di funzionari pubblici, imprenditori e professionisti che avevano formato - secondo l’accusa - una «rete collusiva tendente alla spartizione collaudata di diversi bandi di gara dell’Ente irrigazione di Puglia, Lucania e Irpinia». Oltre agli arresti - in carcere e ai domiciliari - gli agenti della squadra mobile della questura di Potenza, del reparto prevenzione crimine e di altre unità, stanno eseguendo perquisizioni a Potenza, Matera, Parma e nella provincia di Barletta, Andria, Trani. I reati ipotizzati sono quelli di turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente, corruzione, induzione indebita e dare o promettere denaro o altre utilità, truffa aggravata, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico.
A quanto si apprende, dunque, non sarebbe coinvolta né l'Irpinia né Generoso Cusano, presidente dell'ente per alcuni anni. Cusano, amministratore arianese, già consigliere provinciale, si dimise nell'agosto del 2015 proprio perché, pare, ci fosse poca trasparenza nella gestione della contabilità e dell'attività di un ente fortemente indebitato.
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