Sono gravemente indiziate, a vario titolo, "dei reati di associazione di tipo mafioso nonché associazione finalizzata all’esercizio abusivo di giochi e scommesse, estorsione, tentata estorsione, delitti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare i rispettivi clan camorristici di appartenenza, oltre che di scambio elettorale politico – mafioso".
Notte piuttosto impegnativa per i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna che hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 44 persone (per 34 di esse è stata disposta l’irrogazione della custodia in carcere, per 10 la misura degli arresti domiciliari).
In particolare, dall’articolata attività di indagine - relativa al periodo 2022 – 2024- e consistita, tra l’altro, in intercettazioni (telefoniche e ambientali) e servizi di osservazione, sarebbe emerso -
"la perdurante operatività di un clan... attivo nel territorio di Nola e comuni limitrofi", che avrebbe – secondo gli organi inquirenti - "esercitato il proprio controllo, diretto e indiretto, su tutte le attività di carattere economico, soprattutto nel ramo immobiliare, pretendendo il pagamento di somme di denaro sulle compravendite immobiliari, sulle procedure di progettazione e sull’iter delle relative pratiche al comune per le opere da realizzarsi, successivamente ripartendo i proventi tra gli associati e conferendo parte dei proventi nella cassa comune per il sostentamento delle famiglie dei detenuti";
- sarebbero emerse inoltre "varie condotte estorsive, ai danni di alcuni tecnici comunali, progettisti, imprenditori, committenti di lavori, per acquisire immobili o per consentirne a terzi l’acquisto ovvero la costruzione";
- "un sistema finalizzato all’illecito esercizio di attività di gioco e scommesse - nonché ulteriori condotte estorsive in danno dei titolari dei centri scommesse per ottenere il pagamento dei debiti maturati dalla loro partecipazione all’illecita attività di esercizio abusivo di giochi e scommesse...".
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.








Commenta l'articolo