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Cronaca

Fuoco al materasso della cella: 9 agenti in ospedale

carcere ariano

Nuovo episodio di violenza si è verificato nella casa circondariale del Tricolle. Lo rende noto il sindacato di polizia penitenziaria Sappe. In una nota si legge: “Colpa e conseguenza della protesta sconsiderata e incomprensibile un detenuto che ha appiccato un incendio nella cella dov’era ristretto, dando fuoco a materasso e cuscino”. “Ancora e per l’ennesima volta registriamo un evento critico presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino, gestito eroicamente dal personale del Corpo di Polizia Penitenziaria che salva dalle fiamme e dal fumo il detenuto incendiario per protesta. Un ristretto di origini africane ha appiccato il fuoco al materasso nella propria cella ove in breve tempo le fiamme si propagano anche alle suppellettili generando una intensa colonna di fumo tossico negli ambienti”. 

''L’alta professionalità del personale in servizio ha scongiurato il peggio ed evitato una possibile tragedia. I poliziotti penitenziari costretti ad operare senza adeguati mezzi protettivi a salvaguardia della propria incolumità e sicurezza, nonostante ciò sia previsto dalla normativa, a causa della prolungata esposizione alle fiamme e fumo tossico ben 9 di essi hanno dovuto far ricorso alle cure dei sanitar per le evidenti difficoltà respiratorie, all’Ospedale Civile Cittadino con il trasporto assicurato da numerose autoambulanze giunte sul luogo. Il tutto nel mentre il personale della Casa Circondariale di Ariano si trova in stato di agitazione e protesta con il rifiuto del vitto della Mensa Ordinaria di Servizio per denunciare una situazione di invivibilità nella struttura ed una gestione del tutto fallimentare delle risorse umane da parte della Direzione e del Comando del Reparto responsabili”.
Apprezzamento ai poliziotti penitenziari di Ariano Irpino li esprime anche da Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “Sono stati momenti di grande tensione e pericolo, gestiti con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari. Nonostante gli evidenti pericoli, i bravi poliziotti hanno salvato la vita all’incosciente detenuto. Poteva essere una tragedia, sventata dal tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari di servizio nel Reparto e dal successivo impiego degli altri poliziotti penitenziari in servizio nel carcere. Quanto accaduto nel carcere di Ariano Irpino è sintomatico del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia sono costanti”.

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