Paese in subbuglio per il blitz mattutino dei carabinieri della compagnia di Mirabella Eclano.
L’attenzione dei militari della Benemerita, agli ordini del capitano Leonardo Madaro, si è concentrata sull’allestimento del magnifico e suggestivo carro - un obelisco alto circa venticinque metri il cui scheletro è costituito da una struttura di travi lignee rivestite da pannelli di paglia lavorata a mano.
Tra l'altro la tirata del carro – come da tradizione - è prevista per sabato prossimo.
Durante il controllo i militari dell’Arma in sinergia con l’ispettorato del lavoro, pare abbiano sorpreso lavoratori – intenti ad allestire il carro – senza le dovute precauzioni in materia di sicurezza e di lavoro.
Immediatamente la notizia si è diffusa in paese essendo il carro un appuntamento annuale sentito e atteso.
Una folla di persone si è accalcata fuori al comando compagnia di Mirabella Eclano per ore e ore.
Il tutto per sapere le risultanze della vicenda.
Potrebbe essere sequestrato il carro?
Era la domanda che si ponevano tutti.
Sembra che il rischio sia, al momento, scongiurato.
In caserma sembrerebbe siano state ascoltate numerose persone.
Intanto il Movimento politico bene comune per Mirabella in un documento fa sapere: “Il nostro carro non si tocca. Prendiamo le distanze dai fatti accaduti e sottolineamo il nostro attaccamento alla Madonna Addolorata e al nostro carro.
Restiamo basiti rispetto a fatti di tale natura e dichiariamo la nostra completa disponibilità a collaborare con l’amministrazione comunale e l’intera cittadinanza per la risoluzione della questione”.
“Il carro non ha colori politici – continua la minoranza - e siamo dalla parte di chi lotta per la sua tutela. Oggi si è consumato un vile gesto. Chi fa questo al carro non ama la nostra città. Chi non ama la città non è dalla nostra parte”.
Insomma condanna per chi si è macchiato del vile gesto che si identifica - molto probabilmente - nell'autore dell'esposto anonimo.
Mentre onore alle forze dell'ordine e agli ispettori del lavoro che eseguono semplicemente in modo egregio e meritorio - tutti i giorni - il proprio dovere in nome della comunità.
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