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Cronaca

Monteforte, torna la protesta dei migranti: ''Al freddo e senza cibo''

Avevano gia protestato una decina di giorni fa, in massa, davanti alla Prefettura, per denunciare le condizioni di vita del centro di accoglienza di Monteforte Irpino: mancanza di acqua calda, cibo avariato, sovraffollamento, mancata erogazione del pocket money. Dopo quel sit-in ci fu un sopralluogo da parte dei funzionari della prefettura e il commissariamento, per interdittiva antimafia, della cooperativa che gestiva il centro, provvedimento firmato dal prefetto Gabrielli.
Ma a detta dei 153 ospiti, nulla è cambiato. Tanto che sono scesi di nuovo in strada, un paio dis era fa, nei pressi della struttura, bloccando una delle traverse di Via Alvanella. Sul posto i Carabneiri e la Digos. I richiedenti asilo provengono da Gambia, Pakistan, Costa d'Avorio e Nigeria. Al loro fianco la Cgil, de tempo in campo a difesa dei migranti. La protesta si è ripetuta questa mattina, prima davanti all'istituto Agrario, poi in prefettura. Ma la protesta dei migranti, se ha raccolto la solidarietà di qualcuno, ha scatenato anche le ire di molti. Megafono dell'odio, come spesso accade, la rete. Questi alcuni dei commenti apparsi sulla pagina facebook del seguitissimo gruppo ''non sei irpino se'': frasi cariche di odio che invitano le istituzioni a rispedirli a casa, a nuoto, magari inseguiti da qualche squalo. I migranti sono accusati di ingratitudine e di togliere il lavoro agli italiani. Al di là degli eccessi verbali, la situazione è una polveriera: da un lato il disagio dei migranti, dall'altro l'esasperazione di una parte di cittadini  che non accettano la loro presenza. Urge un intervento pacificatore da parte delle istituzioni, altrimenti la rivolta è dietro l'angolo.
foto tratta dal gruppo ''Cittadini in movimento''

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