Il racconto terrificante di Cecilia Majello in esclusiva sul quotidiano Ottopagine a Gianni Vigoroso dopo la rapina a mano armata di venerdì scorso.

 “Volevano che soffrissimo tanto. Erano spietati criminali, capaci di fare tutto. Stavano per andare oltre, li ha fermati uno di loro, forse meno feroce.

“Volevano rapinarci ma facendoci soffrire. Mi hanno trascinata per i capelli, come un cane, sul pavimento, prendendomi ripetutamente a calci, pugni e bastonate. Stessa violenza sui miei figli, botte anche a loro, pistola in faccia, scariche elettriche dolorose, bloccati su una sedia, guai se si muovevano. Erano disperati ma sono stati proprio loro a darmi la forza continuamente. Ci parlavamo solo con gli occhi. Sarebbero stati capaci di tutto. Non mi faccia dire altro. E’ stato uno di loro a fermare il capo della banda, che aveva intenzione… capitemi: sarebbe stato devastante per me come donna… e davanti ai miei figli. Meno male gli ha detto di pensare solo a svaligiare la casa e basta. A terra stavo soffocando, non respiravo ma loro continuavano a colpirmi con ferocia.”