Scattano i sigilli allo Stir di Pianodardine. Ennesimo blitz dei Carabinieri del Noe nella zona della Valle del Sabato. Su indicazione della Procura della Repubblica di Avellino, guidata da Rosario Cantelmo, i militari dell’Arma hanno sequestrato l'impianto di trattamento dei rifiuti per inosservanza delle norme di tutela dell’ambiente. Tre persone sono state raggiunte da un avviso di garanzia. Si tratta dell'amministratore, del responsabile e del direttore dell'impianto. L'ipotesi di reato è molestia olfattiva. I magistrati avrebbero ravvisato una non corretta gestione dell'impianto con particolare riferimento all'emissione di fumo o scarichi non controllati. Il sequestro è scattato con facoltà d'uso. Ciò significa che la società Irpiniambiente potrà continuare a lavorare i rifiuti secchi ed accogliere rifiuti umidi per la trasferenza, avendo a disposizione 90 giorni di tempo per mettersi in regola. L'operazione di questa mattina è l'ennesima che la magistratura mette in campo nell'azione di verifica dei livelli di inquinamento della Valle del Sabato. A lanciare l'allarme erano stati i comitati ambientalisti che più volte avevano denunciato miasmi provenienti dall'impianto. Culmine della mobilitazione, una marcia tenuta nei mesi scorsi dalla Novolegno fino all'impianto Stir. Nel corso delle indagini, irregolarità erano state riscontrate anche presso altri impianti industriali della zona.