Si chiude la prima fase delle indagini sulla vicenda dei diplomi falsi per partecipare a concorsi nel mondo della scuola. Il caso, si ricorderà, fu sollevato da Luca Abete di Striscia La Notizia.

I reati ipotizzati sono corruzione in concorso con pubblico ufficiale, falsità ideologica e materiale. Ai domiciliari è finito il collaboratore della Cisl che dietro pagamento in denaro forniva certificati falsi: nello specifico, nel caso oggetto delle indagini, l'uomo aveva rilasciato i diplomi di operatore sociale e quello relativo alla Patente Europea del computer. Nei guai anche il dirigente di un istituto avellinese, accusato di aver materialmente falsificato le carte: per lui è scattato il provvedimento di sospensione dai pubblici uffici.

Estranea ai fatti la Cisl, che peraltro ha denunciato il caso in Procura già prima che il servizio di Striscia andasse in onda. Il colloboratore arrestato frequentava gli uffici del sindacato perchè lì era più facile procacciarsi i clienti. Da sottolineare che l'uomo, passata qualche settimana, aveva ripreso la sua attività. Nessuno dei clienti ha collaborato, ne ha denunciato di essere stato truffato. Anzi in molti hanno chiesto al collaboratore della Cisl di far sparire le carte. Appare evidente dunque che anche le ''vittime'' sapesssero che quei diplomi erano falsi e temevano di essere coinvolte nelle indagini. Cosa che non si esclude, visto che l'inchiesta è tutt'altro che conclusa.