Vasta operazione nelle province di Salerno, Avellino e Firenze. Circa 200 militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare – su richiesta della Dda – nei confronti di 26 indagati (11 in carcere, 9 agli arresti domiciliari e 6 con obbligo di dimora. Tutti gravemente indiziati, a vario titolo, di “Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti”, con l’aggravante del metodo mafioso. E ancora “Detenzione e spaccio”, “Detenzione e Porto abusivo di arma”, “Ricettazione”, “Minaccia” e “Danneggiamento ''. I provvedimenti scaturiscono da un'ampia e articolata attività d’indagine avviata dai Carabinieri di Salerno nel giugno 2017.
L’indagine ha permesso di ricostruire l’esistenza di un’associazione a delinquere dedita alla commissione di molteplici delitti, con una disponibilità di notevoli quantitativi di cocaina, hashish e marijuana. L'organizzazione vantava un canale di rifornimento privilegiato con l’Albania e con l’Olanda. Circa 2 kg di cocaina sottoposti a sequestro.
La compagine criminale gravitava attorno a due pluripregiudicati che promuovevano e dirigevano l’associazione avvalendosi del metodo mafioso, imponendo il proprio predominio sull'attività di spaccio. Il nome dell’operazione “Servitium” nasce dalla terminologia criptata usata dai gregari dell’organizzazione nel definire lo stupefacente, poiché, in una intercettazione telefonica, la cocaina veniva convenzionalmente chiamata “servizio”.
Nel corso dell’attività d’indagine, sono state arrestate 2 persone in flagranza di reato.Il fatturato mensile dell’impresa criminale si aggirava intorno ai 100.000 €. Stamani, nel corso dell’operazione, sono state sequestrate anche 60 piantine di canapa indiana.
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