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Cronaca

Sversava illegalemente nel fiume Calore, imprenditore nei guai

carabinieri

Permane vigile e costante l’attenzione e la vigilanza dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, per l’accertamento di reati connessi alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
Dopo le recenti operazioni dei Carabinieri di Montella a Calabritto, dove sono state sequestrate due aree di 5000 e 7000 mq utilizzate come “cimitero per auto”, ed un campo di 16000 mq di cui 8000 con materiale di risulta interrato a Montemarano, sono stati effettuati ulteriori controlli, in conseguenza all’emergenza connessa alla problematica che affligge intere aree della Regione Campania.
Questa volta i Carabinieri della Compagnia di Montella hanno individuato un’azienda agricola dove è stata effettuata, in questo periodo, la selezione e la lavorazione della castagna. Il controllo ha permesso di verificare che il proprietario, un imprenditore 59enne, per ovviare alle spese di smaltimento delle acque reflue industriali, le aveva incanalate e sversate direttamente nelle fogne a cui si era allacciato abusivamente. I reflui raggiungevano il depuratore non funzionante e, di conseguenza, lo sversamento avveniva nel sottostante fiume Calore che scorre a meno di cento metri dall’opificio.
Tutta l’area, vasta oltre 4000 mq, è stata sequestrata e posta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Inoltre, nel corso delle verifiche, è stato accertato l’impiego di un lavoratore irregolare poiché mai assunto, motivo per cui venivano elevate violazioni amministrative per circa 3.500 euro. Sono tuttora in corso indagini per individuare altre aree contaminate. L’attività è stata effettuata con il controllo dei Magistrati della Procura della Repubblica di Avellino.

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