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Cronaca

Tifo violento, scovato arsenale in Irpinia: 15 chili di esplosivo

Gli Agenti della DIGOS della Questura di Avellino, in esecuzione di  subdelega dalla D.I.G.O.S. di Torino, hanno eseguito una perquisizione  presso il domicilio in Ospedaletto d’Alpinolo (AV) di un 30enne irpino, residente a Castelfidardo (AN). L’atto di polizia giudiziaria si inserisce nell’ambito di una indagine avviata lo scorso anno dalla DIGOS di Torino a seguito dell’esplosione lo scorso anno di una bomba carta nel corso del derby Torino-Juventus. I poliziotti, nel corso della perquisizione, hanno individuato un locale terraneo attiguo al garage della predetta abitazione, senza dubbio nella disponibilità del giovane, nel quale hanno rinvenuto un consistente quantitativo di ordigni esplosivi (complessivamente circa 15 Kg), consistenti in bombe carte dall’elevato potenziale distruttivo, nonché numerosissimi artifici pirici ad affetto illuminante. Nella circostanza venivano altresì sequestrate cinque carte postepay, un computer, due telefonini e due quaderni con appunti e cifre, tenuto conto che risultava fondata l’ipotesi che il materiale proibito posto sotto sequestro fosse venduto via WEB. Peraltro parte della merce è stata trovata già confezionata in pacchi, pronti per essere affidati al corriere, certamente ignaro del contenuto, per la spedizione e consegna a terzi. Il materiale esplosivo in sequestro è stato affidato in giudiziaria custodia ad apposita ditta  mentre il giovane, condotto in Questura è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino per il reato di possesso di esplosivi. Il predetto non fa parte della locale tifoseria ultras, né risulta frequentare lo stadio Partenio-Lombardi di Avellino.

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