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Cronaca

Turbativa d'asta: confermati i domiciliari per due sorelle di Montoro

tribunale avellino

Il 30 gennaio 12 venivano sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari due sorelle di Montoro Inferiore, ritenute responsabili, in concorso tra loro, di aver turbato, con una pluralità di azioni, le gare pubbliche di vendita all’asta di beni immobili, già di proprietà dei loro genitori.
L’indagine, diretta dal P.M. della Procura della Repubblica di Avellino (dott. Elia Taddeo) e condotta dai carabinieri della Compagnia di Baiano, era stata avviata nel settembre del 2010 dopo l’arresto in flagranza di due pericolosi pregiudicati avellinesi e di una minorenne, sorpresi mentre lanciavano una bottiglia “molotov” contro una profumeria di  Montoro Inferiore.
Il 09 giugno 2011 era stata emessa, nell’ambito della stessa indagine, su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, dal GIP del Tribunale di Avellino un’Ordinanza di Custodia Cautelare sul conto di 6 persone, ritenute a vario titolo responsabili di estorsione aggravata, turbativa della libertà degli incanti, danneggiamento seguito da incendio, porto e detenzione abusiva di armi da fuoco ed ordigni esplosivi.
Nel prosieguo dell’attività il 30 gennaio 12 era stata, poi, emessa, come già detto,  sempre dal GIP di Avellino, un’Ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari anche sul conto delle due sorelle.
Il Tribunale del Riesame di Napoli, il 10 febbraio 2012, aveva rimesso in libertà le due germane, ritenendo i gravi indizi di colpevolezza raccolti non sufficienti a giustificare il provvedimento restrittivo emesso nei loro confronti.
La Suprema Corte di Cassazione, alla si era appellata la Procura della Repubblica di Avellino, il 15 maggio 12, aveva annullato, con rinvio, l’Ordinanza emessa dal Tribunale del riesame con la quale le due sorelle erano state scarcerate. 
In sostanza la Suprema Corte di Cassazione aveva ribadito un principio di diritto in base al quale gli elementi raccolti dalla Procura di Avellino giustificavano pienamente l’emissione del Provvedimento restrittivo.
Alla luce di tale Sentenza il 10 luglio 12 il Tribunale del riesame di Napoli ha disposto il ripristino degli arresti  domiciliari per le due donne. Le stesse, nella mattinata, sono state raggiunte  nella loro abitazione, dai carabinieri della Compagnia di Baiano, e, dopo la notifica del provvedimento, risottoposte alla misura cautelare.

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