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Cronaca

Un fiore per ricordare la strage dei curdi morti asfissiati


La strage dei curdi stipati in un Tir trovati senza vita nell’area di servizio di Mirabella dell’A/16, Napoli – Bari. Oggi un fiore per ricordare.

Sono passati quattordici dalla mattina del 31 agosto del 2002 quando sono stati trovati senza vita cinque giovani curdi – iracheni nell’area di servizio di Mirabella Eclano dell’autostrada A16 Napoli Bari. E come ogni anno per non dimenticare Cgil con Giovanni Villani, Ariano in Movimento, Don Vitaliano Della Sala, il Comune di Mirabella Eclano, Associazioni Solidali, Sid, e profughi ospiti nei centri di accoglienza si sono dati appuntamento per ricordare la tragica fine di cinque ragazzi morti asfissiati in un camion. A trovarli la Polizia Stradale di Grottaminarda. Furono momenti tragici quelli vissuti da nove ragazzi che dopo aver pagato 500 dollari ad oscuri individui per un viaggio che li ha mandati alla morte, sono scappati dall’Iraq a piedi tra le terre dell’Asia minore, poi l’arrivo nel porto di Igoumenitza in Grecia dove è stato facile entrare nella pancia di uno dei tanti Tir in coda diretti a Brindisi. I nove ragazzi però non avevano fatto i conti con l’asfissia: tre morirono in mare, due secondo l’autopsia alle undici del mattino del 31 agosto. È solo a questo punto che il più giovane, 18 anni, riuscì a farsi sentire con ogni mezzo dagli autisti i quali si fermarono nell’area di servizio di Mirabella. Sul posto la Polizia Stradale quando aprì il portellone trovò uno scenario macabro paragonabile ai respinti delle acque del Mediterraneo. In loro ricordo una stele, un fiore.  


















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