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Cultura

2Vite Festival: tre giorni tra vigneti, artigianato e innovazione nei borghi irpini

Dal 10 al 12 ottobre a Montefusco, Santa Paolina e Torrioni il festival che rigenera il territorio attraverso cultura, design e comunità

Tre piccoli paesi irpini, un'unica visione: trasformare vite, artigianato e paesaggio in un modello di rigenerazione culturale ed economica. È questa l'anima del 2VITE FESTIVAL, l'azione centrale del progetto PNRR Borghi che sta costruendo una filiera innovativa capace di intrecciare tradizione e futuro attraverso un progetto che andrà avanti fino a giugno 2026.
Dal 10 al 12 ottobre, Montefusco, Santa Paolina e Torrioni diventano un laboratorio a cielo aperto dove enologia, tombolo, ceramica incontrano design, digitalizzazione e sostenibilità. Non una semplice vetrina, ma un ecosistema di relazioni tra produttori, artigiani, ricercatori, comunità locali e visitatori.

Un programma che intreccia saperi e pratiche
Il festival si apre venerdì 10 ottobre alle 9:30 al Carcere Borbonico di Montefusco con l'evento dedicato alle scuole del territorio, coinvolgendo le nuove generazioni nella scoperta del patrimonio locale. Nel pomeriggio prende il via il Workshop ADART "2VITE/Costellazioni via Well-Fare", che accompagnerà tutto il festival. Alle 17:30 la Chiesa di San Francesco ospita il convegno di apertura "L'università e la ricerca per riabitare i paesi delle aree interne", con la presentazione dei Master STAI (Strategie Territoriali per le Aree Interne, UNINA+UNIOR) e Mountain-able (Politecnico di Milano), seguita da una tavola rotonda con Sabrina Lucatelli (Riabitare l'Italia), Sara Roversi (Future Food Institute) e rappresentanti del CNR. La serata offre la narrazione teatrale "Trine di memoria" sulla storia del pizzillo montefuscano, l'inaugurazione della mostra del tombolo a Palazzo Ruggiero, la rassegna enogastronomica diffusa a cura di LESS e la proiezione del film "Si dice di me" di Marina Rippa, fondatrice del gruppo di ricerca teatrale Femmile Plurale.
Sabato 11 ottobre la mattina si divide tra il proseguimento del Workshop ADART a Palazzo Giordano e il laboratorio di tombolo con la Scuola di Tombolo al Museo di Santa Paolina. Alle 15:00, negli spazi della Cantina Bambinuto di Santa Paolina, si tiene l'evento MAAV "Bere Consapevole". Momento centrale della giornata è il convegno CRISP sulla valorizzazione del Greco di Tufo (ore 17:00, Chiesa di San Francesco), che vede l'intervento del professor Thierry Lorey della KEDGE Business School di Bordeaux sui fattori di successo dei vini rosé della Provenza, seguito dalle relazioni dei professori Gianni Cicia e Riccardo Vecchio sul Greco di Tufo e sul mercato del vino del futuro. Un dialogo internazionale che connette territori vitivinicoli europei e metodologie innovative. La serata si anima poi con eventi musicali e la proiezione del film "Sweet Home 2VITE" di Antonello Carbone.
Domenica 12 ottobre è dedicata al design per l'upcycling degli scarti della produzione vinicola (laboratorio ADART, ore 9:30), con rievocazioni storiche al Carcere Borbonico (ore 10:00 e 11:30) e il trekking tra i paesi con pranzo a sacco (ore 13:30-16:30), un'immersione nel paesaggio che racconta la storia geologica e culturale di questi luoghi. La giornata culmina alle 17:30 con il convegno conclusivo "Il bando Borghi Linea B in Campania, un punto sull'attuazione": momento di confronto tra i progetti campani finanziati (Morcone, Castello del Matese-Letino, Santacroce del Sannio-Circello, Pietraroja, Caselle in Pittari) che fa il punto sul percorso e traccia le direzioni future verso il 2026. In serata, musica classica di Einaudi a cura del Comune di Montefusco.

Monitoraggio partecipato: il territorio al centro
Elemento distintivo del 2VITE FESTIVAL è l'azione di monitoraggio partecipato condotta da Pasquale De Toro e Carla Di Giorgio del DiARC-UNINA. Attraverso questionari (ex ante, in itinere ed ex post), la comunità è chiamata a contribuire attivamente alla definizione delle strategie di sviluppo per il prossimo anno di progetto.
Il questionario di monitoraggio ex ante è già disponibile: https://forms.gle/6CFufTWaEuE4VVUG7
Questo approccio trasforma gli abitanti da spettatori a co-progettisti, rendendo la rigenerazione un processo realmente condiviso e radicato nei bisogni del territorio.

Un ecosistema di competenze
Il 2VITE FESTIVAL converge le azioni immateriali più importanti del progetto: l'Atelier Diffuso delle Arti (ADART) condotto dal Dipartimento di Architettura dell'Università Federico II, il Living Lab Vite curato dal CRISP-UNINA e dal MAAV-ELYSIUM, e Borghi Aperti, azione sviluppata da TRAMM Cooperativa Sociale e Tobilì Cooperativa Sociale.
Il festival è curato dal team di ricerca del Centro Interdipartimentale di Ricerca Laboratorio di Urbanistica e di Pianificazione Territoriale "Raffaele D'Ambrosio" (L.U.P.T.) dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, diretto dalla Prof.ssa Marina Albanese.
Il coordinamento scientifico del festival è affidato alla Prof.ssa Adelina Picone e al Prof. Alessandro Sgobbo, con un team di ricerca composto dai Proff. Mara Capone, Ivo Caruso, Alessandro Castagnaro, Pasquale De Toro, Paola Galante, Carla Langella, Cristina Mattiucci, Lilia Pagano.

Oltre il festival: uno sguardo al 2026
Il 2VITE FESTIVAL non è un punto di arrivo, ma una tappa fondamentale di un percorso che si concluderà a giugno 2026. Ogni azione del festival è propedeutica al lavoro del prossimo anno: dalla formazione alla ricerca, dai laboratori agli incontri internazionali, tutto costruisce competenze, relazioni e infrastrutture culturali destinate a radicarsi nel tempo.
Montefusco, Santa Paolina e Torrioni si preparano a dimostrare che la rigenerazione dei borghi passa attraverso la capacità di tessere legami: tra passato e presente, tra locale e globale, tra sapere accademico e sapere pratico, tra comunità e visitatori.

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