Cala il sipario sull’Ariano Folkfestival con un successo di pubblico e critica musicale per la proposta lanciata dagli organizzatori dell’associazione Red Sox. A chiudere ieri sera Valerio Iovine che è ritornato dopo due anni sul placo del Folkstage coinvolgendo i giovani con la sua musica. Leitmotiv della sue canzoni l’attaccamento alla propria terra a ritmo raggae. La serata conclusiva, quasi tutta made in Italy, ha visto poi la partecipazione di Bluebeaters, una band che dopo il successo con Giuliano Palma ha suonato singoli di musicisti degli anni 60’ e ’70 recuperando e realizzando un suono ed un ritmo innovativo. Ha chiuso Sacha Dieu, uno dei pionieri e dei maggiori animatori della scena Balkan Gypsi. Sacha ha fatto ballare fino a notte fonda i giovani mandando in archivio la XIX edizione dell’Ariano Folkfestival. Soddisfatto il direttore artistico Francesco Fodarella: «E’ un festival che punta diritto al suo obiettivo: porsi in modo differente a livello nazionale. Le proposte commerciali dopo diciannove edizioni è giusto che le facciano altri festival che devono crescere, quindi noi dobbiamo proporre sonorità nuove e sperimentare nuove forme di spettacolo musicale». Fodarella poi scherza sulla XX edizione: «Pensiamo di non farla». Chiede però supporto istituzionale e della gente perché è consapevole che in questo periodo di crisi ci saranno molte problematiche da affrontare.
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