Una  gremitissima Sala Grasso ha accolto stamattina il filosofo Jean-Luc Nancy,  nella giornata inaugurale del Festival della Filosofia, patrocinato dalla Provincia di Avellino, promosso e organizzato dalla Presidenza del Consiglio Provinciale. Ad aprire i lavori, il Presidente della Provincia, Cosimo Sibilia e il Presidente del Consiglio Provinciale, Vincenzo Alaia, che hanno sottolineato l’importanza  di una rassegna culturale che si pone l’ambito obiettivo di  far uscire la filosofia ‘fuori’ dalle accademie per riportarla nella piazza, nel pubblico, nello spazio aperto della  comunità. Sono intervenuti, Generoso Picone, giornalista de “Il Mattino”, Rosa Grano, Provveditore agli Studi di Avellino e Giuseppe Galasso, Sindaco di Avellino. Il Progetto “Festival della Filosofia”, è coordinato dalla Dott. Ssa Raffaella Luise e da Aldo Zarra.

Jean-Luc Nancy, è una delle figure più autorevoli del pensiero contemporaneo, a livello internazionale. La disamina del filosofo è partita oggi dal concetto di “vita archigonica”, di una vita che ne genera altre. Tale processo, presuppone la proliferazione, l’ instancabile rinnovarsi. “Ecco la vita archigonica – ha spiegato il filosofo, tradotto simultaneamente da Daniela Calabrò – il loto che contiene il sole, il soffio del vento che sfiora le acque”. Alla base delle “cose del mondo”, il loro continuo fluire, il loro separarsi, distinguersi, farsi altro da sé. La vita “vivente”, è quella capace di espandersi fuori di sé, di dividersi, cercando la pluralità e la reciprocità. Le opere di Nancy, aprono dunque un nuovo spazio filosofico, etico e politico che si declina secondo un’ontologia dell’essere finito. Un’ontologia che ci consegna tutti “non a un senso finale, bensì a un senso finito, a una molteplicità di frammenti singolari di senso”. Nel pomeriggio, protagonista ancora il filosofo e il suo libro “L’Adorazione”.  Domani il Festival, si sposta alla Sala conferenze del Carcere Borbonico, a partire dalle 10.15 .