Lo studio concerne, in particolare, lo sviluppo di un metodo di analisi quantitativa di tossine da funghi del genere Alternaria, da applicare alla filiera produttiva del pomodoro, e sarà presentato dal dottore Giuseppe Raucci, responsabile del Laboratorio di Bioanalitica del centro irpino, nell'ambito di un convegno in programma nella mattinata di giovedì 12 giugno, presso la Reggia di Portici. Il meeting, organizzato dall'Ordine dei Tecnologi alimentari di Campania e Lazio (OTACL) e nato da uno studio ANICAV (Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali), rientra nel progetto di difesa del pomodoro campano (DIPOCA), finanziato grazie al PSR Campania 2014-2020. A Portici sono attesi, tra gli altri, il Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Luigi D'Eramo, e l'Assessore all'Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo. Gli 'onori di casa' toccheranno, invece, al presidente OTACL Campania e Lazio, Salvatore Velotto, al professore Danilo Ercolini, Direttore del Dipartimento di Agraria dell'Università Federico II, e al suo collega di ateneo Pasquale Ferranti, Responsabile Scientifico di DIPOCA.
Focus del convegno, partecipato da numerosi partner commerciali e scientifici del progetto, è la messa a punto di protocolli per il monitoraggio della filiera produttiva e di trasformazione del pomodoro e per l'adozione di strategie utili alla prevenzione delle contaminazioni da tossine di Alternaria. <>. <>.Un compito che, nell'ambito del progetto DIPOCA, si è assunto l'ANICAV, 'istituzionalmente' impegnata a favorire e promuovere attività di informazione e formazione rivolte all’intero comparto agro-industriale, e, più specificamente del settore conserviero, con l’obiettivo di diffondere conoscenze e strumenti utili alla prevenzione e alla gestione del rischio lungo tutta la filiera del pomodoro.
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