Filologo classico, era nato a Bisaccia il 9 gennaio 1925. Più di seicento le pubblicazioni su cultura letteraria latina oltre a monografie e contributi su Orazio, Sallustio, Properzio, Virgilio e Ovidio. Si è spento nella sua casa di Firenze, all’età di 99 anni il professore Antonio La Penna, premiato da Canale 58 con “L’Irpino dell’Anno”, edizione 2016. La Penna è stato un intellettuale autentico con la passione per lo studio e per la ricerca instancabile. Era lontano dall’Irpinia ma profondamente legato alla sua terra. Dopo gli studi ginnasiali a Sant’Angelo dei Lombardi e quelli liceali al “Colletta” di Avellino dove era compagno di scuola di Gerardo Bianco e Antonio Maccanico, si era formato alla Scuola Normale di Pisa, sotto la guida di Giarratano e Pasquali. Nel 1956, ottenne la cattedra di letteratura latina nelle Università di Pisa e Firenze fino ad insegnare filologia latina alla Normale di Pisa. “Da lui - ricorda l'Ateneo fiorentino - gli studenti hanno appreso non solo nozioni ma più in generale l'amore per la cultura e per il lavoro svolto con serietà e dedizione, e che in lui hanno visto un paradigma insigne di impegno civile». «Con La Penna - le parole della rettrice dell'Università di Firenze Alessandra Petrucci - l'Italia perde uno dei suoi intellettuali più prestigiosi e raffinati, e la comunità internazionale degli studiosi del mondo antico uno dei suoi esponenti più illustri». Nel 1987, lo studioso fu insignito del premio Feltrinelli per la storia e critica della letteratura, e nel 2002 fu nominato socio nazionale dell'Accademia dei Lincei. È stato autore di edizioni critiche. Saggi epocali su poeti e prosatori latini, studi dottissimi sulla fortuna dell'Antico e sulla storia della filologia, e anche riflessioni sulla scuola e sull'università. I suoi interessi hanno riguardato anche la letteratura italiana dalle origini al Novecento, e la letteratura europea in generale. Tra le opere del professor La Penna: Aspetti del pensiero storico latino (con due scritti sulla scuola classica) (1978); Lettura della terza Bucolica (1981); Lettura del libro nono dell’Eneide (1983); l giudizio sulla poesia del primo periodo augusteo e sul mecenatismo in Germania e in Italia fra Ottocento e Novecento (1989). Lutto nel mondo della cultura e dall’Irpinia il cordoglio per la scomparsa dello studioso bisaccese.
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