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Cultura

Obama all'ombra del Vesuvio nel musical di Angelini che tanto è piaciuto agli americani

Obama in naples

“Obama in Naples. A comedy with songs”, il musical targato 'made in Italy' del giornalista e scrittore Claudio Angelini sbarca in America e conquista la Grande Mela. Lo spettacolo è andato in scena ieri sera al June Havoc Theater, il più in voga del momento. Più di trenta gli applausi del pubblico, con standing ovation finale. "Pensavo alla ventata di nuove energie che ha fatto seguito alla sua elezione e guardavo in giro. Tra le strade di Napoli c'erano i cumuli di rifiuti e ho percepito un pò di tristezza, non era la solita Napoli a cui sono legato da tanti ricordi - racconta Angelini, già anche direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di NewYork e attuale presidente della Società Dante Alighieri - Mi è quindi venuta un'illuminazione e ho scritto di getto il testo". Una storia a metà tra i ironia e romanticismo. Un musical, in parte autobiografico, fotografia di una Napoli diversa dal passato. Angelini ha firmato anche gran parte delle musiche, delle canzoni e delle ballate - l'arrangiamento è di Simone de Filippis- che danno il ritmo alla piece: da 'The bed that squeaks' (Il letto che cigola), a 'A City' (Una citta') in tre versioni, a 'The Barbarians' (I Barbari) . Protagonista un reporter, Paolo, che torna dagli States a Napoli per visitare le zone dell'Irpinia sconvolte dal terremoto del 1980. A lui il compito di fare un bilancio sulla ricostruzione e sulla situazione del meridione. Ma l’equivoco prende il sopravvento. Si diffonde infatti la notizia falsa che il giornalista in realtà sia un emissario della Casa Bianca e stia organizzando in gran segreto una visita di Obama alla città, cosa che poi, per altre coincidenze, si avvererà. Il presidente viene così accolto come un nuovo San Gennaro dai napoletani e s'innamora a tal punto di Napoli che vorrebbe restarci. A vestire i panni dell'inquilino della Casa Bianca è Toby Blackwell. Brian Childers è Paolo. Pulcinella è invece Beau Allen. A recitare la parte di Madre Concetta, la suora pasionaria che con la rivoluzione vuole risollevare la città, è Lin Tucci, attrice straordinaria di origine ischitana. Il testo, tradotto dall'italiano da Angela Carabelli, è a cura di Olga Cortese e Michael Moore. La regia è affidata a Stephan Morrow e le scenografie a Lello Esposito.

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