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Cultura

Teatro Gesualdo, si annuncia una stagione all'insegna di grandi nomi

In arrivo Gigi Proietti, Massimo Ranieri, Vincenzo Salemme, Michele Placido, Luca De Filippo, Stefano Accorsi, Manuel Frattini, i Momix, Paolo Poli, Piero Mazzocchetti, la Compagnia della Rancia, Monica Guerritore, Moni Ovadia, Marco Paolini, Claudio Santamaria, Filippo Nigro, gli Stomp

16 spettacoli, 2 eventi internazionali, l’unica data in Italia del 2013 dei mitici Stomp, la prima volta in città di Gigi Proietti, 2 musical, 5 tournée che iniziano da Avellino, una serata scaramantica per sfidare la profezia Maya. Una parata di stelle dello spettacolo da far invidia a tutti gli altri teatri d’Italia. Insomma… La migliore stagione dell’anno. Avellino annuncia la sua nuova stagione teatrale e porta al “Carlo Gesualdo” Gigi Proietti, Massimo Ranieri, Vincenzo Salemme, Michele Placido, Luca De Filippo, Stefano Accorsi, Manuel Frattini, i Momix, Paolo Poli, Piero Mazzocchetti, la Compagnia della Rancia, Monica Guerritore, Moni Ovadia, Marco Paolini, Claudio Santamaria, Filippo Nigro, gli Stomp.  Sarà la stagione invernale più ricca di sempre, quella presentata questa mattina ad Avellino dal presidente del teatro “Carlo Gesualdo” Luca Cipriano, dal sindaco Giuseppe Galasso e dal direttore del Teatro Pubblico Campano Alfredo Balsamo. La rassegna “Grande Teatro”, giunta alla sua undicesima edizione, sarà tenuta a battesimo dal grande Gigi Proietti che, per la prima volta ad Avellino, proporrà al pubblico del “Gesualdo” la sua personale rivisitazione di “Pierino e il lupo” di Prokofiev. Ma anche il meglio del suo immenso repertorio, con sketch, canzoni, imitazioni, la lunga carrellata di personaggi che lo hanno reso icona del teatro italiano. A Proietti si accompagna una programmazione di eccezionale qualità, voluta fortemente per ringraziare il caloroso pubblico del Gesualdo che negli anni ha reso il teatro comunale di Avellino l’orgoglio di tutta l’Irpinia, con uno dei più alti tassi di biglietti venduti in Italia. Una stagione, ricca di eventi speciali nazionali ed internazionali che presenterà diverse sorprese rispetto agli anni passati. «Un teatro protagonista, una città alla ribalta nazionale nel mondo dello spettacolo. E’ su questi obiettivi che abbiamo lavorato, regalando al nostro pubblico uno dei migliori cartelloni della prossima stagione teatrale – commenta il presidente del “Gesualdo” Luca Cipriano -. Puntiamo alla qualità per caratterizzare l’offerta del nostro teatro. E la risposta del pubblico è sempre più calorosa».  «Il teatro “Carlo Gesualdo” – afferma il sindaco Giuseppe Galasso – si conferma la più importante istituzione culturale della città di Avellino. Dopo il successo di pubblico e di critica registrato per la passata stagione, sono convinto che con questa si potrà puntare a fare ancora meglio. La città apprezza il lavoro svolto dal presidente Luca Cipriano e dal Consiglio di amministrazione, ed è molto fiera del teatro della nostra città. Un ringraziamento doveroso, poi, va al Teatro pubblico campano e al suo direttore Alfredo Balsamo per l’impegno messo in campo anche per garantire al teatro comunale di Avellino spettacoli di grande successo e di grande attualità». «Reduci da un anno straordinario – aggiunge Alfredo Balsamo, direttore del Teatro Pubblico Campano - presentiamo la stagione 2012-2013 con la quale continuiamo ad investire, per garantire un progetto di teatro sempre in ascesa che rappresenta l’orgoglio di Avellino, imponendosi all’attenzione della nostra Regione, ed è punta di diamante con alcuni teatri nazionali. La collaborazione e condivisione con l’Istituzione Teatro Carlo Gesualdo offre un ampio quadro del panorama teatrale dei nostri tempi al nostro pubblico, augurandoci che continui a seguirci con il suo grande affetto ed entusiasmo».«Da sempre sono convinto che il lavoro svolto in sinergia è quello che da i frutti migliori – afferma l’assessore alla Cultura Sergio Barbaro – Dal mio insediamento in comune ho intavolato da subito un rapporto proficuo con il Cda cercando di sviluppare una grande sintonia non s oltanto per quello che concerne la stagione teatrale ma anche tutte le altre attività che si sviluppano attorno al Gesualdo. Una di queste è l’Accademia della danza, una grande opportunità per la città e per tutta la provincia». «Confermiamo il nostro percorso di crescita e miglioriamo ulteriormente le proposte artistiche,  annunciando un cartellone di grande qualità che contempla il meglio delle produzioni artistiche presenti in Italia e due eccezionali eventi internazionali – sottolinea il consigliere del teatro Gesualdo Salvatore Gebbia – Tutto ciò è segno tangibile di una volontà da parte nostra di affermare sempre più il "Gesualdo" ai vertici del panorama teatrale italiano quale realtà fortemente progettuale, produttiva e innovativa». «Questa undicesima stagione – illustra il consigliere Carmine Santaniello – è all’insegna di spettacoli di qualità e personaggi di grande livello artistico, come è oramai da tradizione per il Teatro Gesualdo. Io e tutto il Cda ci auspichiamo che l’entusiasmo e l’affetto del pubblico siano il valore aggiunto a questo cartellone che, grazie alla stretta sinergia con il Teatro Pubblico Campano, ci proietta verso una nuova sfida culturale ricca di sorprese ed eventi internazionali». 
Il teatro “Gesualdo”, quest’anno, sarà scelto da molti artisti del cartellone invernale come palcoscenico di partenza per le loro tournée. Ad aprire questa speciale danza ci penserà il grande Massimo Ranieri che, dopo il debutto nazionale al Maggio Fiorentino, comincerà il tour invernale del suo “Viviani Varietà” proprio dal palcoscenico del teatro comunale di Avellino il 20 ottobre. Sabato 17 novembre, invece, sarà la volta di  Manuel Frattini testare con il pubblico del “Gesualdo” il suo musical “Peter Pan”.  Avellino sarà una delle due tappe italiane, l’altra sarà Napoli, che ospiterà le entusiasmanti coreografie dei Momix di Moses Pendelton che, dopo le oniriche performance di Bothanica, porteranno sul palco del “Gesualdo” da venerdì 7 dicembre “Remix”. Anche il “Diavolo custode” di Vincenzo Salemme, spettacolo fuori abbonamento del 22 e 23 novembre, salirà dagli inferi per muovere i primi passi proprio sulle tavole del comunale di Avellino per dare “una seconda possibilità” al genere umano che avrà la fortuna di assistere al nuovo spettacolo di Salemme. Partirà da Avellino a fine febbraio anche il viaggio di Monica Guerritore nel mito di Oriana Fallaci, la giornalista italiana più amata e allo stesso tempo più odiata del XX secolo. Il fiore all’occhiello dell’intera stagione teatrale del Gesualdo è rappresentato dall’evento internazionale degli Stomp che hanno deciso di organizzare la loro unica data italiana proprio ad Avellino. Gli Stomp proveranno, così, ad abbattere il muro del suono a colpi di bastoni, mazze da scopa, rastrelli e bidoni di latta in una serie di ritmi incalzanti che difficilmente manterranno in poltrona gli spettatori del Gesualdo.     
Anche per quest’anno il Teatro “Carlo Gesualdo” ha deciso di puntare sui giovani sotto i 30 anni con sensibili riduzioni sul costo degli abbonamenti. Per gli under 30 un posto in platea costerà solo 195 euro, mentre per assistere ai 10 spettacoli del “Grande Teatro” dalla galleria basteranno 150 euro. Una riduzione di circa il 30% sul costo intero degli abbonamenti pari a 75euro per la platea e a 60 euro per la galleria per fortificare ancora di più il rapporto con i giovani iniziato l’anno scorso. Abbonamento ricco anche per i quattro appuntamenti con il “Teatro Civile” riuniti in una soluzione da 65 euro per la platea e 50 euro per la galleria con sensibili riduzioni per chi avesse già acquistato il carnet con i 10 spettacoli del “Grande Teatro”. Prelazioni dal 26 giugno al 14 luglio. Nuovi abbonati dal 18 luglio fino al giorno del primo spettacolo. 
RASSEGNA “GRANDE TEATRO”
Sarà il grande Gigi Proietti il padrino dell’undicesima stagione del teatro “Carlo Gesualdo” portando in scena, nell’unica data campana “Pierino e il Lupo… e altro”, lo spettacolo liberamente tratto dall’omonima opera del compositore russo Sergej Prokofiev che inaugurerà ad ottobre la stagione invernale del Gesualdo. Il grande mattatore romano, con la sua inconfondibile verve e la sua irresistibile vis comica porterà farà rivivere sul palco la storia dell’audace ragazzino russo che insieme ad un’anatra, un canarino e un gatto, riesce a catturare un temibile lupo della steppa. Una rivisitazione curiosa e simpatica affidata all'estro artistico di uno degli attori più importanti della storia italiana, che non si limiterà alla semplice lettura di un testo per ragazzi ma sorprenderà il pubblico con le gag e le improvvisazioni, tipiche dell’infinito repertorio del Proietti nazionale. Tutta l’azione scenica sarà accompagnata dall’Orchestra del Teatro Gesualdo.  La poesia, le parole e le musiche di Viviani torneranno a vivere grazie a Massimo Ranieri che ritorna al Gesualdo con un recital su Raffaele Viviani. Sarà il poliedrico attore partenopeo a proiettare effettivamente nel cuore della stagione invernale gli spettatori del Gesualdo con “Viviani Varietà”, lo spettacolo che da sabato 20 ottobre porterà sul palco le poesie, le parole e le musiche del Teatro di Varietà di Raffaele Viviani. Un omaggio al viaggio da Napoli a Buenos Aires fatto dal commediografo partenopeo nel 1929 a bordo del piroscafo Duilio insieme alla sua compagnia per una tournée in Sud America. Lo spettacolo, che cade a 150 anni dalla nascita del Varietà, un genere che ha cambiato la fisionomia del teatro in tutta Europa, esportando i suoi segni distintivi anche oltre oceano, si sviluppa tutt’attorno alle prove dello spettacolo di Viviani destinato agli emigranti italiani in America Latina e alle peripezie per realizzarlo, in un continuo rimando al passato e alla memorabile stagione del Varietà. La furia amorosa di un amore negato nelle rime di Ludovico Ariosto prenderanno corpo a novembre sul palco del Gesualdo grazie all’interpretazione di Stefano Accorsi. “Furioso Orlando” è l’adattamento teatrale di Marco Baliani che, rovesciando l’originale titolo ariostesco, vuole imprimere alla furia di Orlando per il rifiuto subito la vera chiave di lettura dello spettacolo teatrale che verrà proposta al Gesualdo. La storia è quella nota dell’amore non corrisposto del prode Orlando per la bellissima Angelica. Un campo di battaglia sarà il teatro delle fughe amorose e delle ire funeste di uno straordinario Stefano Accorsi accecato dalla follia per la bella Angelica. A contrastare lo spasimante Orlando ci penserà Nina Savary, l’Angelica che lo interpella, gli pone dei quesiti e ne commenta le azioni. Mirabolanti avventure e duelli epici il 17 novembre con “Peter Pan il musical”. A far sognare grandi e piccini ci penserà Manuel Frattini con il suo nuovo musical dedicato all’eterno fanciullo “Peter Pan”. Sulle musiche di Eduardo Bennato e per la regia di Maurizio Colombi, le gesta eroiche del giovane Pan, dei suoi bimbi sperduti e dei filibustieri comandati da Capitan Uncino, nati dalla fantasia di James Matthew Barrie, saranno scandite da entusiasmanti coreografie e giochi di luci che porteranno un immensa nave pirata ad attraccare fin sopra il palco del Gesualdo. Anche il personaggio di Trilly, la piccola fatina che aiuterà Peter Pan a sconfiggere Capitan Uncino, sarà il frutto di tecnologie laser all’avanguardia.  Le coreografie più suggestive e famose del mondo di nuovo sul palco del Gesualdo. A dicembre tornano in città i Momix che, dopo il successo della passata stagione, proporranno “reMIX”, la performance pensata e messa in scena per festeggiare insieme al proprio pubblico gli straordinari 30 anni di attività del gruppo di ballerini e danzatori più conosciuto al mondo. “reMIX” ripercorrerà le coreografie partorite dal genio di Moses Pendelton in una sorta di caleidoscopica selezione dei momenti più suggestivi, originali e significativi dell’incredibile produzione dei Momix. Il pubblico del Gesualdo potrà rivivere tutte le performance che da Classics fino a Bothanica, hanno reso popolari i Momix. Ovviamente non mancheranno alcune nuove creazioni allestite ad hoc per lo spettacolo del trentennale.  Concerto contro la fine del mondo quello che venerdì 21 dicembre il tenore Piero Mazzocchetti proporrà al Gesualdo. “Nessun dorma” è un’esortazione a stare vigili, una sorta di rito apotropaico per scongiurare la profezia Maya che vorrebbe la fine di tutto proprio a dicembre 2012. Un viaggio nel mondo del crossover, tra la musica leggera e le più celebri arie della lirica, che ripercorrerà oltre 50 anni di storia della musica italiana e internazionale. Dal successo sanremese “Schiavo d’amore” a romanze come “Tu che m’hai preso il cuor”, da “Parlami d’amore Mariù”, a “Caruso” e “What a wonderful World”. Durante il concerto, Mazzocchetti omaggerà Domenico Modugno e Astor Piazzolla per una serata indimenticabile all’insegna dell’amore in musica.   Amore, morte ed equivoci, per uno dei drammi di William Shakespeare più conosciuti ed apprezzati dal pubblico, prenderanno forma e sostanza a gennaio sul palco del Gesualdo. “Re Lear” non è un testo, “Re Lear” è un mondo, anzi è il Mondo che verrà portato in scena da Michele Placido. Il 2013 inizierà all’insegna della tragedia e dell’amore, di quell’amore tutto shakespeariano che provoca distruzione e morte, aspettative e sofferenza, dubbi e reazioni incontrollate. Rinunciando al suo trono, Re Lear consegnerà il suo regno nelle mani delle figlie per tornare finalmente uomo in mezzo agli altri uomini. Purtroppo, sarà proprio questa scelta, presa in controtendenza e decisamente inaspettata a generare follia e violenza nel contesto di una natura sconvolta e tutt’altro che benigna.  “Grease” è da sempre il musical dei record. Il più conosciuto, il più amato con quasi 2 milioni di spettatori solo in Italia. Oltre 1200 repliche in 15 anni di grandi successi di pubblico e di critica. Un fenomeno senza precedenti che si manifesterà al teatro Gesualdo sabato 9 e domenica 10 febbraio grazie alla Compagnia della Rancia che lo porterà in scena in una veste rinnovata. Alzi la mano chi non conosce la storia di Danny e Sandy, del loro amore sbocciato in estate sulle rive del mare e incrinatosi con i primi venti d’autunno sullo sfondo di un’America anni ’50 appena uscita dal secondo conflitto mondiale. L’adattamento teatrale di Saverio Marconi sarà interpretato da Alberta Izzo, Floriana Monici e Francesco Guidi della Compagnia della Ranci sarà un sicuro successo anche ad Avellino. Il grande teatro italiano di Paolo Poli dal 16 febbraio al teatro Gesualdo. Uno dei più importanti interpreti del panorama teatrale italiano porterà in scena gli “Aquiloni”, uno spettacolo in due tempi liberamente tratto dalla vasta poetica di Giovanni Pascoli. Una allegoria del comporre poetico, del giocattolo preindustriale che affettuosamente ci ricorda il secolo scorso, “Aquiloni” accompagnerà per mano tutti gli spettatori nel periodo della Belle Epoque grazie alle scene disegnate dal maestro Emanuele Luzzati e ai costumi di Santuzza Calì, alle musiche di Jacqueline Perrotin e le coreografie di Claudia Lawrence. Da Myricae e dai Poemetti lo spettacolo intende evocare la magia memoriale e la saldezza linguistica nelle figure contadine di un’Italia ancora gergale. “La grande magia” di Eduardo ad aprile sul palco del teatro comunale di Avellino. Realtà ed illusione, scherzo e destino per una delle commedie meno rappresentate e quindi meno conosciute del genio di Eduardo, portata in scena dal grande Luca De Filippo, “La grande magia”, come piaceva sostenere allo stesso drammaturgo partenopeo, voleva comunicare che “la vita è un gioco, che deve essere sorretto dall’illusione, che a sua volta deve essere alimentata dalla fede” perché, “ogni destino è legato ad altri destini in un  gran gioco eterno del quale non ci è dato scorgere se non particolari irrilevanti”. La storia è tutta incentrata attorno allo spettacolo di magia del professor Otto Marvuglia, durante il quale riesce a far sparire la moglie di Calogero Di Spelta per consentirle di fuggire con l’amante. Alla fine la donna ritornerà pentita, ma il marito si rifiuterà di riconoscerla preferendo a lei l’illusione di avere una moglie fedele rinchiusa in una scatola magica.
TEATRO CIVILE 
Il genio di Galileo Galilei rivive in uno spettacolo di Marco Paolini, l’attore, autore e produttore di teatro civile più famoso d’Italia che quest’anno aprirà la V edizione della rassegna “Teatro Civile” del “Gesualdo” domenica 13 gennaio. “Itis Galileo” non è soltanto la storia del padre della scienza moderna, del suo essere geniale in circostanze difficili, quando le proprie idee possono essere un problema per gli altri e per il loro ordine costituito. “Itis Galileo” è un percorso nei meandri del pensiero umano eseguito da Paolini in sinergia con Francesco Niccolini. Attraverso la vita di Galileo, vissuto oltre 400 anni prima di noi, in un’epoca governata da rigidità di pensiero e certezze dogmatiche, l’obiettivo è quello di coinvolgere il pubblico nel ragionamento e non solo nel racconto, in modo da non lasciare lo spettatore seduto in poltrona a ricoprire il ruolo passivamente, ma iniziarlo ad un dialogo costante con l’attore se non proprio “sopra i massimi sistemi” almeno su di un “minimo comune e multiplo”. Umorismo pungente Yiddish, barzellette della tradizione ebraica, melodie zingare e sonorità klezmer per il secondo appuntamento con il teatro civile del Gesualdo. Venerdì 25 gennaio, infatti, va in scena “Senza Confini. Ebrei e Zingari” il concerto-spettacolo contro ogni forma di razzismo di Moni Ovadia accompagnato sul palco dalla sua Stage Orchestra. L’amore per la battuta, per il sarcasmo, per la poetica e per le storielle della tradizione giudaica si fondono in questo spettacolo con le musiche che attraversano i popoli e i paesi dell’Europa dell’Est creando un mix originale e coinvolgente appunto senza confini. Le storie e i canti di Rom, Sinti ed Ebrei vogliono mettere in risalto la comune vocazione delle genti in esilio che proviene dal passato e che vuole essere un piccolo contributo contro ogni forma di razzismo nella convinzione che il teatro civile possa e debba scardinare conformismi e meschine convenienze per proclamare a gran voce la non negoziabilità della libertà e della dignità di ogni singolo essere umano. La solitudine e l’indifferenza, l’infelicità e le ossessioni di due fratelli incapaci di vivere senza dispute e aggressioni saranno al centro della commedia nera portata in scena al Gesualdo da Claudio Santamaria e Filippo Nigro il 14 febbraio. “Non c’è niente di più comico dell’infelicità” diceva Samuel Beckett e “Occidente Solitario”, tratto dal testo di Martin McDonagh per la regia di Juan Diego Puerta Lopez, vuole confermare proprio questo attraverso la storia di due fratelli, Valene e Coleman costretti a vivere insieme in un piccolo villaggio dell’Irlanda. Coleman, scroccone e parassita cerca sempre di sottrarre liquori e patatine al fratello Valene, che dal canto suo è estremamente possessivo, quasi maniacale tanto da segnare ogni suo avere con le proprie iniziali. Tra di loro cerca di mettere la pace, ma inutilmente, un giovane prete, dedito all’alcool e frustrato dalla missione di convertire un paesello cinico e riluttante e Ragazzina, una giovane venditrice abusiva di alcolici a domicilio. Un’opera cruda, concentrata in una stanza dove delirio e stravaganza, umorismo e cinismo si alternano senza sosta. L’omaggio alla più grande giornalista italiana Oriana Fallaci sarà il regalo che il “Gesualdo” farà al suo pubblico: un quarto appuntamento che chiuderà in bellezza il ricco cartellone del Teatro Civile del Carlo Gesualdo. La bellezza e l’eleganza sono quelle di Monica Guerritore che per l’occasione vestirà i panni  di Oriana Fallaci in “… mi chiedete di parlare”. Lo spettacolo scritto e diretto dalla grande attrice romana vuole ripercorrere gli ultimi anni di vita newyorkese della giornalista toscana, la firma femminile più prestigiosa del Corriere della Sera. “Una donna non muore se da un’altra parte, un’altra donna riprende il suo respiro” dice Helene Cixous, una delle più importanti attiviste francesi per i diritti della donna. Monica Guerritore fa suo questo concetto per riprendere il respiro di Oriana, per capire, tutelare e far conoscere il mito Fallaci anche a quelle generazioni che non hanno avuto la fortuna di leggere in presa diretta le sue cronache dal mondo. La Guerritore entra nella sua stanza di Manhattan, scosta quel tappeto fatto di cicche di sigarette e disordine per comprendere a pieno la figura della giornalista italiana più amata e più odiata di sempre.
GRANDI EVENTI FUORI ABBONAMENTO
Le lacrime agli occhi per le troppe risate saranno assicurate dal nuovo spettacolo di Vincenzo Salemme che aprirà, proprio al Gesualdo, il suo tour invernale. “Il diavolo custode”, la nuova commedia scritta e diretta da Vincenzo Salemme è uno spettacolo intimista anche se spiccatamente comico. Una seduta psicanalitica con il proprio diavolo interiore, quel povero diavolo che vive dentro ognuno di noi e che non ha intenzione di farci alcun male, anzi. Potrebbe darci una seconda possibilità. Una commedia contro la sfortuna, contro l’universo mondo che tenta sempre di tarparci le ali, di infrangere i nostri sogni, di costringerci ad una vita difficile e piena di sacrifici. Ecco, però, che arriva il diavolo custode di Salemme a darci una seconda chance, a metterci alla prova per vedere se cominciando daccapo, siamo capaci di fare di meglio. Non ci resta che metterlo alla prova già dal 22 novembre prossimo.   Hanno inventato la danza e la musica degli oggetti quotidiani. Da vent’anni l’irresistibile seduzione del riuso metropolitano ha dato vita ad uno show campione di incassi in tutto il mondo. Sono i mitici STOMP, l’incredibile ensemble inglese di Brighton che porterà al Gesualdo, nell’unica data italiana del 2013, l’evento internazionale più atteso dell’anno. Hanno l'aria di chi non le manda a dire, sono ruvidi, metropolitani, da periferia, ma vestiti solo con jeans, canottiera e anfibi. Rastrelli alla mano, entrano in scena in tutta la loro potenza sonora e visiva. Gli Stomp chiuderanno a fine marzo la straordinaria stagione teatrale del Carlo Gesualdo praticamente con il botto. Un botto prodotto dai battiti dei loro piedi e delle loro mani, dai colpi e dagli strofinii che mitraglieranno a tempo qualsiasi oggetto capiti loro a tiro, ottenendo suoni imprevedibili e ritmi turbinanti, urbani, inaspettati, frenetici, che verranno scanditi da acrobatiche coreografie. Sono ballerini, acrobati, percussionisti. Aggressivi (ma solo in apparenza), ironici e poetici di sicuro faranno letteralmente saltare in piedi il pubblico del Gesualdo per l’ultima performance della stagione. Da segnalare che il 12 agosto gli Stomp avranno l’onore di chiudere le Olimpiadi di Londra nella spettacolare cerimonia in diretta mondiale.

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