Architettura storica, Archeologia, Arte: un rating da tre “A” che promuove Mirabella Eclano a polo attrattivo delle aree interne della Campania e la inserisce, di diritto, nella rete del circuito turistico regionale attraverso la costituzione di un partenariato istituzionale e socio-economico tra Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania, Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, Provincia di Avellino, ANAS e Curia di Avellino. Domani, giovedì 31 gennaio, alle ore 11:30, presso la Sala Teatro del Comune, ci sarà la Sigla ufficiale dell’accordo. Alla firma del Protocollo d’Intesa saranno presenti: Vincenzo Sirignano - Sindaco del Comune di Mirabella Eclano; Gregorio Angelini - Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania; Raffaele Coppola - Vice Presidente della Provincia di Avellino; Adele Campanelli - Soprintendente per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta; Don Remigio Spiniello rappresentante della Curia di Avellino, Giovanna Di Pierri rappresentante d’area Anas. Nella stessa giornata sarà presentato l’Avviso pubblico per la definizione del Piano Regionale di intervento finalizzato alla tutela del patrimonio culturale della Campania. In risposta all’Avviso, il Partenariato si farà promotore di una Proposta Progettuale con la creazione di un Sistema Turistico – Culturale di messa in rete del Parco archeologico di Mirabella Eclano con il Sistema Museale comunale e i siti di interesse storico artistico. L’obiettivo condiviso da tutti i partner è quello di promuovere modelli innovativi di Sviluppo Locale centrati sulla salvaguardia e la valorizzazione delle risorse culturali territoriali. Vanno in questa direzione: il rafforzamento delle azioni di recupero, conservazione e gestione dei beni culturali e la qualificazione dell’offerta con lo sviluppo di servizi e di attività capaci di promuoverne il grado di attrattività.
L’azione unitaria e coordinata delle strategie regionali garantisce: bilanciamento e integrazione dell’offerta turistica tra aree costiere e interne e una conoscenza più ampia e profonda del patrimonio culturale campano.
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