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Addio alla musica "fisica"?

Tra le tante cose che al giorno d’oggi ci stanno abbandonando e si stanno evolvendo, come per esempio la scomparsa della radio in fm e l’introduzione della radio in digitale, c’è anche la transizione dalla musica “fisica”, ovvero quella sui cd, sui vinili e sulle videocassette, alla sua digitalizzazione.

Sin dagli albori, ogni invenzione, innovazione, è da sempre stata oggetto di continui rinnovamenti e migliorie; il discorso è analogo per il modo di ascoltare la musica. Se una volta esisteva il grammofono, poi i giradischi, poi i registratori a cassette e i cd con le compilation, ad oggi piano piano ci si sta convertendo ad un mondo completamente digitale.

Esattamente, ad oggi è possibile ascoltare i propri artisti preferiti e le canzoni che si amano di più grazie a delle piattaforme di streaming online come Spotify, iTunes o Prime Music e tante tante altre, alle quali è stato ormai lasciato campo libero da parte dei vecchi strumenti analogici che stanno pian piano abbandonando le nostre vite e le nostre case. Certo è che però il vero appassionato non rinuncia mai al suo giradischi e alla qualità della musica su disco, senza ombra di dubbio imbattibile; infatti in molti sono coloro che amano la qualità del fisico, o le sbavature della testina che si muove sui dischi da 33 e 45 giri.

Sicuramente, oltre alla comodità di avere in un unico posto tutti i brani che più piacciono, è di grande valore la possibilità di poterli ascoltare ovunque ci si trovi: in macchina, in pullman, in treno, mentre si cammina o si fa jogging, in palestra, mentre si studia o mentre si è stressati prima di andare a lavoro. Non è infatti più necessario in alcun modo portarsi apparecchi ingombranti o scomodi come i walkman, oggigiorno è necessario solamente uno smartphone e un abbonamento a una delle tante piattaforme digitali di streaming musicale.

C’è chi sostiene che si stia man mano perdendo il rapporto vero tra uomo e musica e che l’ascoltare i brani si è ridotto a un rito scontato e banale durante la giornata, quando in realtà dovrebbe essere un momento magico e si dovrebbe poter apprezzare l’analogico che si percepiva una volta.

Quello che però è certo è che la musica non è mai stata così accessibile se non nei giorni nostri, e che tutti possono godersi le note malinconiche, vivaci, pop, dance o rock delle proprie canzoni preferite.

Chi sa se questa è la direzione per il futuro? In molti scommetterebbero di sì, anche se quasi certamente il fascino del passato resterà sempre in qualche angolo nel nostro cuore, osservando i cambiamenti della modernità.

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