“Gli ulteriori nuovi rialzi dei tassi d’interesse prospettati a luglio dalla presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde rischiano di rallentare ulteriormente, se non frenare del tutto, la nostra economia con un forte impatto soprattutto per le Pmi su liquidità e investimenti. Tutto questo, tra l’altro, proprio in un momento in cui il rilancio degli investimenti è ancora più necessario dopo gli anni durissimi che le Pmi hanno attraversato a causa della pandemia e che ancora stanno attraversando per le conseguenze dei conflitti internazionali”. A parlare è Pasquale Lampugnale, presidente di Piccola Industria Confindustria Campania e vicepresidente nazionale di PI Confindustria con delega ad Economia, Finanza e Fisco. “L’aumento dei tassi di interesse in questo momento – continua - non favorisce la crescita, anzi: è una scelta inefficace e addirittura dannosa perché il rischio è quello della recessione. Ecco perché siamo molto preoccupati: la presidente della Bce ha affermato che l’impatto complessivo degli incrementi decisi a partire dallo scorso luglio, già pari a 400 punti base, non si è ancora esplicato pienamente. Ulteriori aumenti penalizzerebbero due fondamentali leve di sviluppo del nostro sistema produttivo come investimenti ed export e metterebbero in grandissima difficoltà le imprese.Siamo così sicuri – conclude Lampugnale - che questo tipo di politica monetaria con l'innalzamento dei tassi di interesse siano gli unici strumenti per combattere l’inflazione?”
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