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Economia

Pneumatici, tutto ciò che c’è da sapere

Quando si parla di sicurezza stradale, un ruolo di prioritaria importanza viene svolto dagli pneumatici. Essi vengono montati sulle ruote dell’automobile e permettono alla stessa di poter essere aderente al manto stradale. Ad incidere sul comportamento degli pneumatici sono diversi fattori, in primis il battistrada: di norma, ad una maggiore larghezza corrisponde una maggiore capacità di tenuta.

Un altro aspetto di fondamentale importanza riguarda la pressione dello pneumatico: una maggiore pressione consente corrisponde una maggior durezza dello stesso. La pressione dev’essere regolata in base alla massa del veicolo, alla strada da percorrere e alla qualità dello pneumatico.


Le due tipologie di pneumatici presenti oggi sul mercato
Gli pneumatici si dividono in due grandi famiglie: senza camera d’aria o con camera d’aria. In questi ultimi, noti anche con la terminologia anglosassone “tube type”, la copertura è fatta di gomma, e tele di metallo o fibra: la camera d’aria racchiude l’aria compressa al fine di ottenere un effetto di andamento e sospensione del veicolo dal terreno.

Quelli senza camera d’aria, invece, presentano anch’essi una copertura fatta di gomma e tele di metallo o fibra, ma sono stati ideati per ricevere e trasmettere gli attriti radenti e volventi che si generano con il movimento, ricalcando, in buona sostanza, la funzione della camera d’aria.

Tutto quanto fin qui esplicato, fa comprendere come la principale funzione sia quella dell’aderenza. Per stabilire quanto gli pneumatici lo siano, esiste un indicatore, ribattezzato “indice di aderenza". che è definito dalla mescola e della larghezza del medesimo: il 75% viene definito dall’adesione, ovvero dalla gomma che si incolla al suolo, mentre la restante parte viene definito dall’ingranamento, ossia da come il pneumatico si adatta alla micro deformità del manto stradale.


Con quale tempistica bisogna sostituire gli pneumatici?
Un quesito, più di altri, si pone ogni singolo automobilista: con quale frequenza devo procedere al cambio degli pneumatici? La maggior parte degli pneumatici è dotata di indicatori di usura che diventano visibili nel momento in cui la profondità del battistrada è inferiore ad 1,6 mm, il limite che garantisce una guida sicura: quando questi indicatori si attivano, nella maggior parte dei casi si rende indispensabile la sostituzione delle gomme.

Un altro alert che gli pneumatici debbano essere necessariamente sostituiti, poi, è costituito dalla presenza di un rigonfiamento o di una bolla: in questo caso, non bisogna è indispensabile procedere alla montatura di un nuovo set di gomme, senza temporeggiare in alcun modo. Lo stesso dicasi, per quanto ovvio, per gli pneumatici lacerati o danneggiati in modo evidente.

Nel caso in cui non fossero mai sorti i segnali poc’anzi descritti, è necessario procedere al cambio degli pneumatici ogni cinque anni o, nel caso in cui si utilizzasse frequentemente la propria vettura, ogni 40000 chilometri percorsi, al fine di garantire la massima sicurezza ogni qualvolta impugniamo il volante.


Come scegliere lo pneumatico
V’è differenza, per quanto ovvio, anche in base allo pneumatico scelto. La durata degli pneumatici estivi e invernali, è di circa 5/10 anni, anche se, per quanto ovvio, devono essere sostituiti se si verificano uno dei casi già esplicati in precedenza (ad esempio profondità battistrada superiore ad 1,6 mm), anche se implicano che ogni 6 mesi circa, in concomitanza con l’avvento della stagione più calda e più fredda, debbano essere sostituite da un gommista professionista.

Questo periodico cambio di pneumatici viene vissuto come una seccatura da molti automobilisti che ripiegano per le gomme 4 stagioni, utilizzabili durante l’intero arco dei dodici mesi. Lo svantaggio di queste gomme, per quanto ovvio, riguarda l’usura: essendo utilizzate in qualsiasi parte dell’anno, si deteriorano più velocemente rispetto alle gomme estive e invernali.

La scelta delle gomme, quindi, è un momento importante per ogni singolo automobilista, che deve scegliere le migliori in base al fondamentale rapporto “qualità/prezzo”. Data l’importanza che svolgono in tema di sicurezza stradale, meglio allentare un pochino i cordoni del portafoglio e garantire incolumità a sé stessi e alle persone trasportate scegliendo pneumatici di qualità, da far montare ad un professionista qualificato del settore.


Il significato del contrassegno
Vediamo ora il significato dei contrassegni che si trovano sulle gomme. Quello generale, che indica le gomme per autovetture, è P. Inoltre è specificata anche la lunghezza del diametro, normalmente resa in pollici. Un altro indicatore importante è costituito dalla larghezza della sezione valutata, che si misura in millimetri e può essere per esempio 185, 235 o 315.

Poi viene indicata la proporzione percentuale tra l’altezza e la larghezza della sezione ortogonale. In genere sono specificati anche i parametri di carico e di velocità, che sono indicati tramite delle lettere che vanno dalla A alla Y. La A indica il valore minimo, corrispondente a 40 km/h. La Y indica il valore massimo, pari a 300 km/h.

Nelle gomme viene indicato anche il tipo di struttura, differenziandosi in gomme radiali, con la lettera R, o diagonali, con la lettera D. Poi per ogni prodotto vengono specificati il Paese di fabbricazione, la marca e il modello.

Ci sono i contrassegni per le tipologie di gomme a seconda della stagione. Ad esempio M+S, M & S, MS, Winter o il disegno che si riferisce ad un fiocco di neve, sono tutti parametri che fanno riferimento alle gomme invernali. Un disegno del sole può indicare le gomme estive. Quando invece troviamo AS, R+W, AW, vuol dire che le gomme sono per tutte le stagioni.

Le gomme con camera d’aria sono contrassegnate dalla sigla TUBE TYPE, spesso abbreviata in TT. Quelle senza camera d’aria vengono indicate con TL. Altro indicatore da considerare è la resistenza termica ad alta velocità, descritta con Temperatura A, B o C. Il parametro di efficienza del carburante viene specificato con le lettere che vanno da A a G.

La rumorosità viene contrassegnata dal disegno delle onde sonore, il cui numero varia da uno a tre. Poi troviamo spesso l’indice di aderenza sul bagnato, che viene riportato con le lettere dalla A alla F. Inoltre possiamo trovare la pressione massima consentita, specificata attraverso un valore numerico. Sulle gomme troviamo il contrassegno anche della data di produzione, che in genere è resa con quattro cifre: le prime due indicano il numero di settimana e le ultime due si riferiscono all’anno.


Sito fonte di informazioni auto-doc.it

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