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Economia

Un alleato per donne e giovani imprenditori campani: il bando ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero per trasformare le idee imprenditoriali in realtà

La Campania è una delle regioni più attive in termini di finanziamento per i giovani imprenditori che vogliono lanciare un loro progetto. Tra gli strumenti principali messi a disposizione per promuovere l'imprenditoria giovanile e femminile in Italia spicca ON - Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero. Per presentare domanda a questo bando è possibile richiedere consulenza professionale ad esperti del settore, come finanziamentimprese.it.
La misura è destinata alle aziende cosiddette costituende, cioè composte da un gruppo di persone fisiche che si impegnano a costituire la società entro i termini previsti dal bando, dopo l'eventuale ammissione; è rivolta anche alle imprese già costituite, cioè società composte da non oltre 60 mesi al momento della presentazione della domanda.

Un altro requisito importante per accedere ai benefici del bando è che oltre la metà, sia per numero di soci che per quote di partecipazione, sia composta da giovani con un'età compresa tra i 18 e i 35 anni o da donne di qualsiasi età. L'obiettivo è contrastare la disoccupazione che, nel Mezzogiorno e soprattutto in Italia, riguarda per l'appunto giovani e donne principalmente.
Per quanto riguarda l'incentivo, i beneficiari possono contare su un finanziamento a tasso zero, da rimborsare in 10 anni, e un contributo a fondo perduto, che quindi non deve essere restituito. Questi due strumenti finanziari, insieme, possono coprire fino al 90% del totale delle spese ammissibili. Il restante 10% e l'IVA sull'intero importo devono essere coperte con risorse proprie o altre tipologie di finanziamento.
Le spese ammissibili variano in base all'anzianità dell'impresa. Per aziende fino a 36 mesi, con progetti fino a 1,5 milioni di euro, le spese ammesse sono:

  • opere murarie e assimilate;
  • macchinari, impianti e attrezzature;
  • programmi informatici e servizi ICT;
  • brevetti e licenze d'uso;
  • consulenze specialistiche;
  • capitale circolante.

Per quanto riguarda le imprese con un'età tra i 36 e i 60 anni, con progetti fino a 3 milioni di euro, le spese sono più o meno simili, con la possibilità però di acquistare l'immobile che diventerebbe poi sede dell'attività e di comprare i marchi. Non è previsto, in tal caso, il contributo per le spese di capitale circolante.
La valutazione, dopo la presentazione della domanda, prevede due fasi: un primo colloquio e un secondo colloquio. Il primo colloquio è un confronto approfondito con gli analisti di Invitalia, che hanno l'obiettivo di valutare la solidità e la coerenza del piano d'impresa presentato online. Durante il colloquio, gli esperti esamineranno in particolare:
  • il team: le competenze e le esperienze dei proponenti sono adeguate?
  • proposta di valore: il bisogno individuato è concreto e la soluzione proposta è realmente efficace?
  • il mercato e la concorrenza: l'analisi sviluppata è realistica e ben argomentata?

Al termine dell'incontro, viene comunicato un esito. Se positivo, allora l'idea è stata ritenuta valida e meritevole di approfondimento. In tal caso Invitalia invita a predisporre la documentazione necessaria per la seconda fase, che richiede un lavoro di dettaglio più approfondito. Il proponente deve dimostrare che il suo progetto non solo è una buona idea, ma che è anche realizzabile economicamente e concretamente.

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