Non ci sono buone speranze dal punto di vista economico per le tante famiglie irpine. Da un indagine effettuata da Unioncamere, lo scenario delle economie locali italiane non è affatto confortante soprattutto per la Campania dove la povertà è in aumento, con un valore aggiuntivo procapite di 14 mila e 700. Avellino, secondo l’indagine condotta, è al secondo posto come ricchezza prodotta in Campania e all’88esimo a livello nazionale; meglio per Salerno, male invece per Caserta. Ma guardando la mappatura in senso generale, sembrerebbe che le province campane non si classificano in una buona posizione. A guidare la classifica della ricchezza prodotta sarà ancora una volta Milano con un reddito pro capite di 34.300 euro e per il prossimo anno si prevede anche una difficoltà tale da aspettarsi un calo complessivo del PIL pari a circa 14miliardi di euro; la spesa per consumi delle famiglie dovrebbe ridursi del circa 1% con un calo del 3% degli investimenti. Unioncamere prevede inoltre che nel 2013 saranno persi altri due punti percentuali e la disoccupazione salirà in Campania al 19,3%, tanto da far contrarre i consumi. Un Capodanno quindi all’insegna dell’amaro in bocca. Le tante famiglie irpine hanno dovuto superare il vento di crisi già nel periodo natalizio. Ora invece dovranno brindare all’entrata del 2013, che sembra porterà ancora tanta crisi e povertà.
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