"In questo 8 marzo che - mi piace sottolineare - è la Giornata internazionale dei Diritti della Donna, il mio pensiero va alle madri ucraine e russe che vedono i loro figli morire nei combattimenti, a causa di un conflitto scellerato che non ammette alcuna giustificazione. Penso a quante stanno fuggendo con i loro bambini dall'Ucraina verso i Paesi dell'Unione europea senza sapere cosa riserverà loro il domani, a quante si trovano rintanate in un bunker in attesa di corridoi umanitari, a quante stanno protestando in Russia in nome della pace, a quante vengono strumentalizzate dalla propaganda di guerra. I loro diritti calpestati sono soltanto la punta di un iceberg: dall'Afghanistan alla Siria, dai femminicidi alle dimissioni in bianco passando per la pandemia o il gap salariale, anche in questo ultimo anno in tutte le nazioni e in tutte le democrazie, le donne hanno pagato prezzi troppo alti. Sono certa di interpretare il desiderio di tante e tanti chiedendo a tutti noi di renderci utili oggi e nei giorni che verranno mettendo a disposizione ciò che è nelle nostre possibilità: in ogni comunità ci sono certamente associazioni di volontariato, chiese e parrocchie al lavoro per raccolte solidali e allestimento di luoghi per l'ospitalità, oppure ci sono famiglie che stanno aprendo le loro abitazioni in segno di fratellanza. Informiamoci, coordiniamoci, rivolgiamoci agli amministratori locali e facciamo rete per far fronte a questa nuova terribile emergenza e per accogliere le donne profughe dell'Ucraina e i loro figli". Lo scrive sui social Rosetta D'Amelio, delegata della Giunta regionale alle Pari opportunità, in occasione della giornata dell'8 marzo.
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